10/05/2012
Andrea Masiello (foto Ansa).
Da calciatore promettente, con un futuro radioso davanti, a stella cadente.
In pochi mesi Andrea Masiello è precipitato dall’altare nella polvere,
travolto dalla scandalo del calcioscomesse e da una insospettabile
avidità per il denaro. A
Bari era diventato, in tre anni e mezzo, un beniamino dei tifosi, per le
sue qualità di combattente, per la grinta e le doti tecniche, indossando
persino la fascia di capitano. Oggi, alla luce degli ultimi avvenimenti,
l’immagine di Andrea Masiello calciatore-simbolo ne esce frantumata e
offuscata, lasciando tanta amarezza, rabbia e delusione in tutti coloro che
lo avevano applaudito, seguito e persino coccolato durante la sua permanenza
a Bari dove in campionato ha collezionato 131 presenze e tre gol.
Nato a
Viareggio 26 anni fa, cominciò a giocare a calcio nella Lucchese fino a
debuttare in prima squadra nella stagione 2002-2003, sotto la guida
dell'allenatore Osvaldo Jaconi. Dopo due presenze in maglia rossonera,
nell'estate 2003 passò alla Juventus, che lo acquistò in prestito. Qui, con
la squadra Primavera allenata da Vincenzo Chiarenza, che lo aveva schierato
difensore centrale in una retroguardia a tre, conquistò nel 2004 e nel 2005
il Torneo di Viareggio. Il 20 aprile 2005 il debuttò in Serie A contro
l'Inter subentrando ad Alessandro Birindelli nella sfida poi persa 1-0. A
fine stagione fu interamente riscattato dalla squadra bianconera, che
nell'estate del 2005 lo girò in prestito all'Avellino. Poi il trasferimento al Genoa in comproprietà.
Con la squadra ligure ottenne la promozione in serie A e in seguito venne
acquistato dai rossoblù a titolo definitivo.
Al mercato di gennaio del
2008 l’approdo al Bari, perché al Genoa non trovava spazio dopo il ritorno
di Mimmo Criscito. Nel Bari, che poi lo acquistò a titolo definitivo per 2,5
milioni di euro, è rimasto per tre anni e mezzo, fino all'estate scorsa
quando è stato ceduto all’Atalanta (2,5 milioni più l’intero cartellino di
Defendi). Ora il “Thuram bianco”, come lo definì Fabio Capello, ha davanti a
sè un futuro denso di ombre. Certo, a rileggere alcune sue dichiarazioni,
durante lo scorso campionato di serie A col Bari, si resta alquanto
sconcertati. In particolare, quello che Andrea Masiello disse dopo la
sconfitta in casa (0-2) col Bologna del 9 gennaio 2011: “Nelle ultime
settimane sono sceso in campo anche in condizioni precarie, con una caviglia
infortunata e l’influenza, ma nessuno sembra essersene accorto. Per
raggiungere la salvezza bisogna stringere i denti e lottare, i tempi del
calcio spettacolo sono ormai lontani”.
Ma quellasalvezza è diventata un miraggio e un'atroce beffa, sotto i continui
colpi delle combine. E forse il calcio, per Andrea Masiello, resterà
soltanto un amaro ricordo.
Nicola Lavacca