16/11/2011
Andrea Riccardi, neo-ministro alla Cooperazione e all'Integrazione.
E' la prima volta, e la cosa lascia ben sperare movimenti, associazioni, Organizzazioni non governative. Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, crea un dicastero dedicato allo Cooperazione allo sviluppo dei Paesi poveri e all'integrazione di chi è in Italia, affidandolo ad Andrea Riccardi, leader della Comunità di Sant'Egidio. Nato a Roma il 16 gennaio 1950, Andrea Riccardi è docente di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi Roma Tre, noto studioso della Chiesa nell'età moderna e contemporanea nonché fondatore, nel 1968, della Comunità di Sant'Egidio.
«La figura autorevole di Riccardi unitamente alle relazioni che ha saputo costruire con i Governi e la società civile in diverse parti del pianeta saranno sicuramente utili a rilanciare l'immagine del nostro Paese, partendo da una conoscenza diretta - e non per sentito dire - di molti problemi legati alla povertà, alla guerra, alle diseguaglianze», commenta a caldo con FamigliaCristiana.it Sergio Marelli, segretario generale della Focsiv. Che sottolinea con favore l'aver legato concettualmente insieme aiuti allo sviluppo e integrazione.
«Auspico che, pur essendo il suo un ministero senza portafoglio, Andrea Riccardi abbia l'autonomia necessaria per riposizionare il nostro Paese sullo scenario internazionale facendogli onorare gli impegni assunti dall'Italia sia dal punto di vista economico che da quello politico, dalla tutela dell'ambiente alla lotta contro la malaria, la Tbc e l'Aids», conclude Marelli: «Non dimentichiamoci infine che in questo settore il privato ha superato il pubblico. L'ultima conferma arriva da un recentissimo studio del Politecnico di Milano. Con circa 500 milioni di euro raccolti tra privati cittadini e imprese, a fronte
di meno di 100 milioni di euro, stanziati come aiuto pubblico allo sviluppo finanziato dal ministero degli Affari Esteri, le Organizzazioni non governative e le associazioni di solidarietà
internazionale sono rimasti praticamente gli unici attori dell’azione di solidarieta
internazionale».
Alberto Chiara