10/01/2011
Bj, 10 anni, ha perso la mamma alcuni anni fa e vive con il padre, due fratelli e due sorelle in una baracca ai limiti di Pushkar.
Pushkar, India
La Rickshaw Run è iniziata il primo dell'anno e il nostro team, il Bollywood Run, è l'unico a rappresentare l'Italia. Insieme con altri 57 equipaggi provenienti da tutto il mondo percorreremo quasi tre mila chilometri - speriamo - in poco meno di tre settimane sulle caotiche, insidiose e polverose strade indiane, da Jaisalmer, nel Rajasthan, a Cochin, nel Kerala.
La Rickshaw Run è una corsa su tuk tuk - il mezzo su tre ruote più diffuso in India - che si svolge tre volte all'anno ed è organizzata dall'associazione inglese The adventurists (http://rickshawrun.theadventurists.com). Noi non ci facciamo prendere dalla fretta, però. D'altronde lo scopo di questa avventura non è la competizione, ma la solidarietà: ogni equipaggio contribuisce infatti a finanziare i progetti dell'associazione Frank Water (www.frankwater.org), che si occupa di portare acqua pulita e potabile alle popolazioni rurali dell'India. E il fatto di viaggiare più lenti - la media di crociera del nostro tuk tuk è sui 50 chilometri all'ora - ci permette di "assaporare" lentamente tutti i paesaggi e i volti delle persone che popolano le vie che percorriamo. Dopo una giornata a Jaisalmer, soprannominata la "città d'oro", trascorsa per i viottoli fuori e dentro le mura del forte, iniziamo a macinare i primi 500 chilometri e dopo una ventina di ore sul nostro piccolo bolide, arriviamo a Pushkar.
È sera e ci saranno 5 o 6 gradi: il clima è stranamente freddo per la stagione. Infreddoliti per il viaggio decidiamo di rimandare la visita al giorno successivo. Ad accompagnarci alla scoperta dei numerosi templi di Pushkar e del suo frenetico mercato, che una volta l'anno ospita la fiera dei cammelli, è BJ, un bimbo di 10 anni che oggi è a casa da scuola perchè gli Indù festeggiano il Surya Grahan, la divinità solare. Per le strade c'è più fermento del solito. Le persone fanno la coda per entrare nei luoghi sacri e BJ ci spiega che durante questa speciale giornata dell'anno portano offerte benaugurali. BJ ha perso la mamma alcuni anni fa e vive con il padre, due fratelli e due sorelle nelle baracche ai limiti della città. Il tempo corre veloce e il sole inizia a scendere oltre i monti.
Salutiamo BJ e lo lasciamo tornare a casa con il suo sacco di farina per il chapati (il pane), mentre i fedeli si riuniscono sulle rive del lago sacro di Pushkar per le abluzioni rituali. Questa sera andremo a letto presto anche noi. Domani ci attendono altre lunghe ore sul tuk tuk. Destinazione Udaipur.
Fabio Lepore, 1-continua