29/03/2011
Un “esercito” pacifico di 5
milioni e 400 mila persone, cioè quasi un italiano su dieci, l'equivalente dell’intera popolazione del Lazio: secondo le stime dell’Istat, sono
i cittadini che esercitano a titolo gratuito una qualche attività di volontariato nel nostro Paese.
L’attenzione di questo variegato mondo è concentrata, per due giorni,
a Venezia dove il 31 marzo e l’1
aprile si svolgono i lavori della Conferenza internazionale “Sussidiarietà e
volontariato in Europa: valori, esperienze e strumenti a confronto”.
L’appuntamento, promosso dal ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con l'Osservatorio nazionale per il volontariato e con l’Area Europa e Mediterraneo del Coordinamento nazionale dei centri di servizi per il Volontariato, apre ufficialmente nel
nostro Paese l’Anno europeo del
volontariato.
La Conferenza ha come principale obiettivo quello di costruire percorsi
condivisi e partecipati tra il volontariato stesso, gli organismi del Terzo
settore e le istituzioni della società civile, in linea con quanto espresso nel
Piano nazionale elaborato dal Ministero del Lavoro che è l’organismo di
coordinamento dell’Anno europeo del volontariato in Italia.
Il primo giorno è dedicato a gruppi di lavoro costituiti da
rappresentanti del volontariato italiano (delegati dall’Osservatorio nazionale,
Forum del terzo settore e la Consulta del volontariato, e dal CSVnet, cioè il
Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato) nonché dai
rappresentanti delle reti di volontariato degli altri Paesi europei. Scopo
finale è quello di formulare proposte e orientamenti per valorizzare e
sostenere il volontariato e promuoverne la cultura e i valori.
Alberto Laggia