28/01/2012
Il ministro Elsa Fornero. Foto Ansa.
Sembra davvero al capolinea: il Governo ha intenzione di chiudere l'Agenzia per il terzo settore, nata nel 2002, con sede a Milano. Il ministro del lavoro Elsa Fornero ne ha dato notizia la mattina di sabato 28 gennaio al vicesindaco del capoluogo lombardo, Maria Grazia Guida, al termine di un convegno sui servizi per l'infanzia organizzato dal consorzio Pan. Fornero ha esordito dicendo alla Guida di aver visto che «il sindaco ci ha rimproverati» alludendo alla lettera spedita da Giuliano Pisapia al presidente Mario Monti e alla stessa Fornero, chiedendo loro di mantenere in vita l'organismo. «Ci dispiace», ha detto il ministro al vicesindaco, «ma bisognava fare per forza questa operazione. Fare un'altra authority non sarebbe stato possibile. Tenerla in vita così come'è sarebbe stata la riprova che in Italia non si puo' chiudere niente».
«Invito il ministro Fornero a rivedere la decisione annunciata di chiudere l’Agenzia per il Terzo settore di Milano», ha dichiarato dal canto suo
Cecilia Carmassi, la responsabile terzo settore del Partito Democratico. «L’Agenzia è un soggetto trasversale a diversi ministeri e rappresenta un valido strumento in grado di elaborare linee guida, pareri, documenti e proposte in collaborazione con gli esperti provenienti dal mondo accademico e dal terzo settore. Ed è tanto più preziosa in un momento in cui la situazione economica diventa sempre più difficile e in cui molte realtà del volontariato, dell'associazionismo e della cooperazione sociale andranno incontro a una inevitabile e dolorosa fase di ristrutturazione»
«D’altra parte», ha concluso Cecilia Carmassi, «l’Agenzia negli ultimi mesi è stata ampiamente ridimensionata in quanto a personale e costi di gestione. Si possono immaginare ulteriori risparmi, ma sarebbe una vera anomalia che il Governo volesse dimostrare la propria capacità di razionalizzare le spese dello stato partendo dal terzo settore messo già a dura prova negli ultimi anni».
Alberto Chiara