Quote rosa sempre più nere

Presentato il rapporto "Mamme nella crisi": in Italia le donne con figli sono penalizzate. Se poi c'è di mezzo un lavoro...

Le non priorità della politica

19/09/2012

Tutelare famiglie e bambini non è mai stata esattamente una priorità nell'agenda politica degli ultimi anni: nel 2009 la cifra destinata alla protezione sociale per le famiglie e i minori ammontava all'1,4% del Pil, quando nel resto d'Europa la media è del 2,3%. A farne le spese sono i servizi, anche quelli di base: in Italia ne usufruiscono solo il 13,5% dei bambini di età inferiore ai 3 anni quando l'obiettivo fissato dall'Europa parla del 33%. Addirittura, in Campania, i bambini che accedono ai servizi sono il 2,4%, praticamente 3 bambini su 100. Storia vecchia anche quella del contributo che i maschi danno in casa per le faccende domestiche: il loro impegno, seppur in crescita costante negli ultimi anni, si ferma a 1 ora e 53 minuti al giorno, contro le 5 ore e 47 minuti delle loro coetanee femmine.


«La crisi non può e non deve essere un alibi per non affrontare subito le difficoltà specifiche e i divari di genere che ricadono sulle mamme e inevitabilmente sulla condizione dei loro figli, come emerge chiaramente nei dati del dossier Mamme nella Crisi di Save the Children», ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children. «Inserimento e permanenza delle mamme nel mondo del lavoro sono elementi imprescindibili, perché non si può chiedere ad una donna di scegliere tra lavoro e maternità come se fossero percorsi di vita inconciliabili. Il rafforzamento della rete dei servizi di cura, poi, rappresenta non solo un presupposto necessario per l’accesso al lavoro delle attuali o future mamme ma anche una spinta allo sviluppo stesso dell’occupazione femminile. Perché si possa determinare un vero cambiamento di rotta, bisogna tenere conto prima di tutto delle aree specifiche di vulnerabilità che il dossier mette in evidenza, come le mamme di origine straniera, quelle che vivono nelle regioni del sud e le mamme sole con bambini, ma anche e forse soprattutto le giovani donne che si affacciano oggi al mondo del lavoro in mezzo a mille difficoltà».

Alberto Picci
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