02/05/2012
Ecco qualche dato numerico complessivo: oltre ai paletti
fissati dal patto di stabilità interno bisogna contare i tagli subiti dai Fondi
nazionali per gli investimenti sociali che hanno perduto circa il 75% delle
risorse stanziate dallo Stato. La decurtazione più significativa interessa il
Fondo nazionale per le politiche sociali che in quattro anni, tra il 2008 e il
2012, è passato da quasi 930 milioni a meno di 70. L'ultima manovra di bilancio
ha praticamente azzerato il Fondo per la non autosufficienza, che appena due
anni fa era di 400 milioni. Non è andata meglio al Fondo per le politiche della
famiglia destinato, tra l'altro, a sostenere le adozioni internazionali, le
iniziative di conciliazione dei tempi di vita e lavoro, gli assegni per i nuovi
nati: dai 185,3 milioni nel 2010 ai 31,99 di oggi. Ancor peggio se la passano i
giovani: le politiche a loro destinate se la devono cavare con 8,18 milioni. Erano
94,1.
Il Censimento generale del personale in servizio
presso gli Enti locali redatto annualmente dal Ministero dell'Interno dipinge
un quadro inequivocabile: la riduzione del personale comunale è costante: -13,6%
nel Nord Est, -7% nel Nord Ovest e al Centro, -2,3% al Sud. Tra le Regioni più
"colpite", la Liguria che nel 2009-2010 ha toccato un -43,8%. Nel
triennio 2008-2010, solo Abruzzo e Valle d'Aosta hanno visto una seppur minima
crescita del personale in servizio rispettivamente, con un +3,1% e un +2,9%.
Per i dettagli consultare le tabelle in allegato, stilate sulla base
dell'elaborazione dei dati effettuata dal Ministero dell'Interno.
Alberto Picci