08/03/2013
A pochi chilometri dalla capitale Rabat, in Marocco, sorge Salé: un tempo vi imperversavano i corsari barbareschi. È qui che, nei quartieri oggi più disagiati, lavora Cefa onlus con progetti destinati prevalentemente alle donne. In particolare, negli ultimi mesi è stato attivato un percorso di istruzione e formazione professionale che offre alla beneficiarie l'opportunità di specializzarsi in sartoria. Le richieste di lavoro in questo settore, infatti, non mancano.
Insieme a partner locali quali Adam e Overboys, si è avviato un progetto che intende facilitare l'accesso al mondo del lavoro di quelle ragazze che per motivi familiari o di natura economica sono costretta ad abbandonare gli studi. Da queste parti, infatti, l'analfabetismo è ancora un problema che investe circa il 40-50% di analfabeti.
In particolare, nei vicoli del quartiere Al Qoriaa sono state coinvolte 50 giovani donne che oggi usufruiscono di corsi di formazione nella confezione e nel cucito moderno e tradizionale, oltre a ricevere un livello minimo di educazione nell'apprendimento della lingua francese.
In parallelo è stato inaugurato
un laboratorio teatrale guidato da un'esperta nel settore dell'arte scenica con l'obiettivo di motivare le ragazze a mettersi in gioco, pur in un dimensione ludica: la timidezza e l'insicurezza rappresentano infatti un freno nel processo di conquista dell'autonomia e dell'indipendenza, non solo economica, dal loro contesto di provenienza. Con tecniche rivolte alla concentrazione e all'immaginazione un'esperta nel settore dell'arte scenica le guida in un percorso di
superamento di eventuali vincoli o barriere psicologiche.
Nei prossimi mesi sono anche previste lezioni sulla promozione dei diritti e della cittadinanza attiva.
Il Cefa lavora in
Marocco per l’alfabetizzazione dal 1998. Il paese è quello che in tutta l'area "vanta" il più alto
tasso (45% del totale) registrando una netta prevalenza
in quella fetta di popolazione composta da donne "rurali" dove spesso si arriva a sfiorare o addirittura sfondare la soglia dell’80%.
In questi anni, il
lavoro si è concentrato sulle regioni della Chaouia Ouardiga (provincia di
Settat in particolare) e della Tadla Azilal (provincia di Beni Mellal) ed ha
coinvolto 4000 donne.
L'organizzazione ha ampliato e potenziato anche un manuale di II e III livello che servirà a
prevenire l’analfabetismo di
ritorno di cui spesso ricadevano le allieve del I anno.
Attualmente il Cefa sta operando, con il sostegno dell’associazione locale Aideca e del Ministero
dell’Istruzione nella provincia di Tadla Azilal dove si sono confermate
25
classi con 530 beneficiarie.
Alberto Picci