04/07/2011
E' un'ulteriore struttura volta a strappare al degrado i bambini più poveri. E' stato inaugurato a Luanda l’asilo “Nossa Senhora da Esperança” (Nostra Signora della Speranza), la seconda struttura ristrutturata dal Vis e dai Salesiani grazie al progetto “Rafforzamento della rete di protezione sociale dei bambini e adolescenti più vulnerabili e marginalizzati di Luanda”, co-finanziato dall’Unione Europea, con il contributo del ministero degli Affari Esteri e sostenuto dalla campagna di sensibilizzazione "L'Africa non gioca".
Il nuovo asilo è situato in una delle zone più degradate e povere del quartiere di Lixeira e grazie alla ristrutturazione si è potuto influire notevolmente sul miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie all’interno della stessa struttura. Oltre a nuove strutture perimetrali e ambienti ad hoc destinate alle attività ludico-ricreative per i bambini, un grosso impatto ha avuto, infatti, il nuovo impianto di canalizzazione delle acque che ha permesso di disporre finalmente di acqua corrente, di servizi igienici dignitosi e puliti nonché di una cucina attrezzata. L’asilo accoglie 200 bambini suddivisi in due turni (mattina e pomeriggio) e, grazie alla dedizione degli educatori, offre un servizio fondamentale per la loro educazione e crescita umana: i bambini, infatti, nella baraccopoli di Lixeira, passano prevalentemente le giornate sulla strada, affidati a fratelli o vicini di pochi anni più grandi di loro.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’Unione europea, dei Salesiani di Don Bosco e di alcuni genitori, oltre che dei volontari del Vis impegnati nel progetto, e si è svolta in un clima informale e allegro e ha avuto come protagonisti i bimbi che si sono presentati e hanno raccontato le loro giornate tipo all’asilo attraverso danze, canti, sorrisi e sottolineando altresì la bellezza e l'importanza delle novità introdotte grazie ai lavori, prima fra tutte, l'acqua. La benedizione dell’asilo da parte di padre Roberto Musante, un salesiano che da anni si batte per recuperare e reinserire nella società angolana i ragazzi di strada, il taglio della torta e un pranzetto succulento hanno concluso la festa nel migliore dei modi.