L'Ape divertente e solidale

Nata nel 1948 aulla scia del successo della Vespa, dall'incontro tra l'ingegnere Corradino D'Ascanio ed Enrico Piaggio, l'insolito motofurgone a tre ruote ha tante storie da raccontare.

Ape: tra storia e design

30/07/2012
Pasticceria, come nella foro, ma anche sushi bar o gelateria: l'Ape si trasforma a seconda delle esigenze.
Pasticceria, come nella foro, ma anche sushi bar o gelateria: l'Ape si trasforma a seconda delle esigenze.

Bar per cocktail o pasticceria al volo. Ristorante sushi o gelateria in versione street. Ma anche bancarella modaiola e non proprio a buon mercato all'angolo delle vie del centro. E chi più ne ha (di fantasia) ne metta. Perché l'Ape Piaggio è un mezzo talmente simpatico e versatile che davvero ispira la creatività. Non è un caso che proprio il Salone del Mobile di Milano, culla del design internazionale, ospiti sempre, nelle ultime edizioni, alcune delle rivisitazioni più curiose di questo furgoncino.


Da oltre sessant'anni un mito, un veicolo senza eguali al mondo. Mezzo di trasporto originalissimo, nei cinque continenti se ne contano oltre due milioni di esemplari venduti, segno del successo di questo motofurgone a tre ruote così versatile.


Nacque nel 1948, quando Enrico Piaggio decise di affidare all'ingegnere aeronautico Corradino D'Ascanio il progetto di un motofurgone sulla scia del successo dello scooter. Il nuovo veicolo commerciale su tre ruote derivava chiaramente dalla Vespa, al punto che le prime due serie si presentavano proprio come una Vespa a due ruote, cui era agganciato un rimorchio. Il primo modello aveva molti componenti dello scooter, come il manubrio e il motore 125 cc. La novità era rappresentata dalla coppia di ruote dietro, con sopra un pianale capace di trasportare 200 kg di carico.

Pensata negli anni duri ma esaltanti della ricostruzione per le piccole attività commerciali e perfetto per il trasporto merci anche negli ambiti urbani più angusti, l'Ape popolò presto anche le campagne, trasformata nella resistente versione "tutto terreno".
 
Del resto, l'Ape era anche molto economica nei costi di gestione e poteva essere guidata da tutti, visto che all’epoca non era richiesta la patente per la sua guida. Il prezzo di listino di 170.000 lire non era trascurabile rispetto alle 139.152 lire di reddito medio annuo degli italiani nel 1948. Enrico Piaggio, mutuando dagli Stati Uniti il sistema della vendita a rate, pensò addirittua a una formula per agevolarne il pagamento ai molteplici piccoli e medi commercianti e artigiani delle città e agli agricoltori, che si affrettavano a personalizzare la flotta di Ape con stemmi e slogan delle loro imprese.

Ma in poco tempo l'Ape si distinse anche per la mobilita delle persone. Rinnovato in questi ultimi anni, il nuovo Ape Calessino si ispira direttamente all'Ape che negli anni ’50 costruì il suo mito portando in giro i divi hollywoodiani in visita nelle isole e nelle più belle località del Mediterraneo. 

Oggetto modaiolo a cavallo degli anni '60 l'Ape Calesse, con tanto di divanetto posteriore in vimini, diventa il mezzo di trasferimento preferito da attori, artisti e personaggi famosi tra i vicoli di Capri, Ischia, Portofino e della Versilia. Sin dalla sua apparizione ha infatti simpatia e notorietà in virtù di una proposta di mobilità che sfugge ai ritmi folli del vivere contemporaneo per recuperare i valori dell’amicizia e della convivialità.
Un allestimento particolare dell’Ape è stato persino realizzato per il Papa, per il presidente della Repubblica, mentre l'attore Renato Pozzetto possiede un'intera collezione e il pluricampione del mondo di motociclismo Valentino Rossi continua a scorrazzarci nel tempo libero.

Esclusivo ma anche anche pratico e robusto, il nuovo Ape Calessino nella versione elettrica Electric Lithium è stato sottoposto a un doppio trattamento di verniciatura in cataforesi della carrozzeria, che lo rende ancora più resistente all’azione degli agenti corrosivi tipici del clima umido misto a salsedine, caratteristico delle località balneari.  E' dunque un  mezzo perfetto chi vuole muoversi in armonia con l'ambiente. Unisce infatti alle doti di praticità e maneggevolezza che hanno fatto la fortuna dell'Ape la possibilità di accedere a tutti quegli spazi solitamente preclusi ai mezzi tradizionali, come aree di particolare rilevanza naturalistica e ambientale, centri storici e borghi artistici a traffico limitato. Ha zero emissioni inquinanti, ma è anche silenzioso e consente di godere dei paesaggi naturali o di attraversare centri densamente abitati senza recare disturbo.  

L'Ape Calessino, anche in versione elettrica e quindi ecologica.
L'Ape Calessino, anche in versione elettrica e quindi ecologica.

Un mito dagli anni Cinquanta

Pensata negli anni duri ma esaltanti della ricostruzione per le piccole attività commerciali e perfetto per il trasporto merci anche negli ambiti urbani più angusti, l'Ape popolò presto anche le campagne
, trasformata nella resistente versione "tutto terreno".
 
Del resto, era anche molto economica nei costi di gestione e poteva essere guidata da tutti, visto che all’epoca non era richiesta la patente per la sua guida. Il prezzo di listino di 170.000 lire non era comunque trascurabile rispetto alle 139.152 lire di reddito medio annuo degli italiani nel 1948. Enrico Piaggio, mutuando dagli Stati Uniti il sistema della vendita a rate, pensò addirittua a una formula per agevolarne il pagamento ai molteplici piccoli e medi commercianti e artigiani delle città e agli agricoltori, che si affrettavano a personalizzare la flotta di Ape con stemmi e slogan delle loro imprese.

Ma in poco tempo l'Ape si distinse anche per la mobilita delle persone. Rinnovato in questi ultimi anni, il nuovo Ape Calessino si ispira direttamente all'Ape che negli anni ’50 costruì il suo mito portando in giro i divi hollywoodiani in visita nelle isole e nelle più belle località del Mediterraneo. 

Oggetto modaiolo a cavallo degli anni '60 l'Ape Calesse, con tanto di divanetto posteriore in vimini, diventa il mezzo di trasferimento preferito da attori, artisti e personaggi famosi tra i vicoli di Capri, Ischia, Portofino e della Versilia. Sin dalla sua apparizione ha infatti simpatia e notorietà in virtù di una proposta di mobilità che sfugge ai ritmi folli del vivere contemporaneo per recuperare i valori dell’amicizia e della convivialità.

Un allestimento particolare dell’Ape è stato persino realizzato per il Papa, per il presidente della Repubblica, mentre l'attore Renato Pozzetto possiede un'intera collezione e il pluricampione del mondo di motociclismo Valentino Rossi continua a scorrazzarci nel tempo libero.

Esclusivo ma anche anche pratico e robusto, il nuovo Ape Calessino nella versione elettrica Electric Lithium è stato sottoposto a un doppio trattamento di verniciatura della carrozzeria, che lo rende ancora più resistente all’azione degli agenti corrosivi tipici del clima umido misto a salsedine, caratteristico delle località balneari.  E' dunque un  mezzo perfetto chi vuole muoversi in armonia con l'ambiente. Unisce infatti alle doti di praticità e maneggevolezza che hanno fatto la fortuna dell'Ape la possibilità di accedere a tutti quegli spazi solitamente preclusi ai mezzi tradizionali, come aree di particolare rilevanza naturalistica e ambientale, centri storici e borghi artistici a traffico limitato. Ha zero emissioni inquinanti, ma è anche silenzioso e consente di godere dei paesaggi naturali o di attraversare centri densamente abitati senza recare disturbo.  

Giusi Galimberti
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