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Una sorpresa nelle uova

Qualche giorno fa, in Germania, l’industria Harles und Jentzsch, che produceva sia oli  industriali sia acidi grassi recuperati da oli di scarto alimentare, da aggiungere ai mangimi, ha contaminato una parte degli alimenti che nutrono ogni giorno i consumatori tedeschi. I livelli di diossina ritrovati nei grassi animali prodotti da quell’azienda erano di molto superiori alla norma e sono state chiuse quasi cinquemila aziende del settore, ma ci sono altri allevamenti di polli e suini coinvolti anche in Olanda e in Gran Bretagna, dove sono  arrivate le uova incriminate. Qualcosa è arrivato anche in Italia e, grazie ai Nas e al  ministero della Salute, si sta provvedendo a isolare gli eventuali alimenti (uova, latte e  grassi animali) che potrebbero essere contaminati.
Nel primo test tedesco la dose di  diossina è 78 volte il limite concesso dalle autorità sanitarie, tenendo conto che il valore massimo di tossina tollerato dalla legge è di due soli picogrammi per grammo di grasso  corporeo.
Che cos’è la diossina? In realtà non è una singola sostanza ma si tratta di oltre 200 composti diversi, 17 dei quali altamente tossici per l’uomo. Il più pericoloso è il  tetraclorodibenzo-p-diossina (Tcdd), la cosiddetta “diossina Seveso”.
La diossina è contenuta in moltissimi prodottidi uso comune, come oli isolanti, additivi antimuffa, vernici e impregnanti per il legno. Può diffondersi nell’ambiente anche in seguito a processi di combustione, da quelli che avvengono nei motori agli incendi all’uso di stufe e caminetti. Se ingerita dai mammiferi, si accumula nei grassi e l’organismo
umano la elimina molto lentamente.
Se ingerita dall’uomo in quantità elevate, questa sostanza può provocare lesioni della  pelle, calo della fertilità, ritardo della crescita, tumori. Perché ci siano danni alla salute è necessario che l’esposizione sia prolungata nel tempo. Un uomo può introdurre un  massimo di 23 picogrammi al giorno dalla carne, 13 picogrammi dal latte, 5 da prodotti di altro genere e altrettanti dal pesce.

Pubblicato il 09 febbraio 2011 - Commenti (0)
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gen

Facciamoci una dieta a base di uova

Spesso i pazienti mi chiedono quante uova possono mangiare alla settimana e la risposta
non può essere univoca per tutti, perché bisogna tener conto di molti fattori individuali e
bisogna quantificare quante proteine e grassi si introducono in un giorno con gli altri  alimenti che li contengono. È bene, però, precisare che l’uovo è un cibo di grandissimo  pregio nutritivo e potrebbe essere mangiato da qualunque paziente, salvo da chi soffre di calcolosi della cistifellea o di colecistite recidivante. Quindi, la convinzione che l’uovo faccia male al fegato è solo una maldicenza! L’unico problema, infatti, è quello del contenuto di colesterolo naturalmente presente in tutti gli alimenti di origine animale, quindi anche nell’uovo, ma si sappia che pure chi soffre di ipercolesterolemia, in alternanza ad altri cibi
proteici di origine animale, può assumere almeno 2-3 uova alla settimana, senza che si abbiano problemi di aggravamento dello stato di salute. L’uovo ha delle proteine di  altissimo valore biologico e, qualitativamente, sono superiori a quelle della carne e del pesce; esse infatti contengono tutti gli amminoacidi essenziali in un rapporto ideale, tanto
da essere considerato un “metro” per misurare il valore delle proteine degli altri alimenti di origine animale e vegetale.
Spesso, molti considerano il tuorlo come l’elemento essenziale e salutista dell’uovo, ma  non sanno che l’albume, cioè la parte bianca, è proprio l’apportatrice delle buone proteine. Per l’albume, l’unica avvertenza potrebbe riguardare la sua digeribilità che migliora quando coagula, come succede quando lo portiamo con il calore a circa 70 ˚C. Così facendo, si  inattiva l’azione di una sostanza, l’avidina, che, a crudo, si lega a una vitamina, la biotina,  di cui è molto ricco il tuorlo, rendendola inefficace. Un uovo pesa in media 55-60 grammi e presenta circa 7 grammi di proteine, per cui da solo non è una fonte energetica  importante, ma di qualità; ecco perché le uova sono utili nelle diete dimagranti, visto che  apportano buone proteine senza esagerare nelle calorie.

Pubblicato il 03 gennaio 2011 - Commenti (0)

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Cibo e Salute

Giorgio Calabrese

Giorgio Calabrese è un nutrizionista dell'Università Cattolica

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