Ormai è inutile dirlo, ma gli iscritti alla pagina Facebook Essere genitori di Famiglia Cristiana crescono ancora e sembra non si voglia fermare questo andamento positivo…
Con la tipica rapidità, gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da un intreccio di pensieri, considerazioni, frasi, consigli dati e ricevuti.
Partendo dal più recente, gli ultimi temi trattati nelle discussioni sono stati: Adolescenti in casa, I problemi di una famiglia allargata, Scuola prima dei 6 anni, I vostri bambini e i nonni.
È interessante analizzare questi argomenti. Come si può notare, infatti, pur essendo diversi, mirano tutti a un unico obiettivo, che è quello relazionale, cui sottostà, in ultima analisi, una domanda antropologica. Chi sono Io? Chi sei Tu? Dove stiamo andando, verso cosa ci stiamo dirigendo nel nostro progetto esistenziale?
Sono domande fondamentali, specialmente per le eventuali ricadute sui cosiddetti “anelli deboli” della famiglia, che possono essere i nonni (anziani e magari non più fisicamente efficienti come una volta), o anche un/a ragazzo/a in difficoltà per le più diverse ragioni. E importantissimo è e rimane il ruolo che ciascuno svolge, il suo insostituibile ruolo, che va riconosciuto dagli altri. «Tu, per me, sei proprio e solo Tu, e sei insostituibile!».
Diverso è l’atteggiamento nei confronti di una scelta pedagogica, come può essere quella di anticipare l’ingresso di un figlio nel mondo scolastico.
A questo proposito, mi sono basato, come spesso cerco di fare, sul buon senso, e ho scritto: «Un semplice parere ce l'avrei anch'io. L'importante, per queste decisioni, è seguire il parere degli insegnanti. Se ritengono che il bambino sia pronto per la scuola... perché no. Però non è sbagliato neppure farli aspettare qualche mese. Anche perché se sono in scuole miste, le bambine crescono di per sé più rapidamente dei maschi e il gap, che diviene maggiore nel caso di bambini che anticipano, potrebbe essere uno svantaggio perché non capiscono che poi matureranno anche loro e raggiungeranno le amichette. In sintesi, senza complicarci troppo, mi affiderei al buon senso dei genitori che se hanno la testa sulle spalle centrano il bersaglio».
Ecco: la cosa fondamentale è e rimane cercare il bene dell’altro, sapendo talvolta mettere un po’ in secondo piano i propri disegni, sogni e desideri, a guadagno di tutti.
Pubblicato il 04 ottobre 2010 - Commenti (0)