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Paura? Di che?

   La Pagina Facebook Essere genitori di Famiglia Cristiana si mantiene intorno ai 26.000 iscritti e, dobbiamo constatare, si sta movimentando, perché ci sono più interventi, perché le discussioni stanno mettendo in contatto molti genitori che scambiano volentieri le esperienze, preoccupati, felici del buon esito di un atto pedagogico, dubbiosi, cercando risposte alle loro domande, donando risposte alle domande altrui.

 Al centro ci sono sempre i bambini con le loro necessità, i loro capricci, ma anche con tante soddisfazioni per tutti. Da parte nostra cerchiamo di “moderare”.   Durante l’ultima settimana, parallelamente all’uscita del primo libro della collana Essere genitori, Manuale anti-ansia per genitori, di Maria Rita Parsi ed Elena Mora, abbiamo chiesto quali fossero le paure che più facilmente colpiscono mamme e papà. Sia le risposte telegrafiche, sia quelle dialogate, sono state molto interessanti, e mai banali. Hanno essenzialmente riguardato tre temi: i litigi, il futuro, gli amici.

 Affrontiamoli insieme. I litigi. I litigi (intraparentali, tra genitori, tra figli o tra genitori e figli) spaventano e dobbiamo chiedercene il perché. La risposta è ovvia quando si va troppo sopra le righe e il litigio degenera in vera e propria ira o in comportamenti irrazionali. Diviene meno ovvia nel caso di un litigio che, diciamo, ci può anche stare. Forse è che manca alle spalle la sicurezza della stabilità e ogni incrinatura è ritenuta letale. In questi casi, perché no, abbiamo anche suggerito, come spesso facciamo quando possibile, di ricorrere all’ironia che aiuta e crea le giuste distanze.

 Il futuro. Nella paura del futuro si rintracciano, in realtà, tutte le paure: malattie, cattive compagnie, incidenti, devianze, ribellioni all’iter educativo pensato dai genitori, fallimenti. Nessuno di noi, ovviamente, ha una sfera di cristallo. E questa è una grande fortuna, perché implica il dinamico sforzo per crescere, colmare il vuoto tra essere e dover essere, rendere significativa una vita. Per questo la paura può essere scalzata dalla sana preoccupazione che i figli divengano ciò che loro, uno per uno, sono chiamati a essere.

 Gli amici. Questo è un tema serio, perché appare, ed è, poco controllabile. Allora diviene fondamentale l’esempio dato dai medesimi genitori.   Il problema, in sintesi, è che non si sa se lasciare più o meno liberi i figli; se tirare o lasciare la corda, se fidarsi, o se fare, di nuovo, i genitori controllori. A dire il vero, proprio in questo consiste la “tecnica” del fare di mamma e di papà. Proprio in questo è l’arte di educare che attinge il vero fornito dalla consapevolezza di essere genitori.

Pubblicato il 27 settembre 2010 - Commenti (0)

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Massimo Bettetini

Massimo Bettetini, 45 anni, è psicoterapeuta, psicologo della fiaba, poeta.
 Da anni si dedica al mondo della famiglia, dell'adolescenza, dell'editoria, amalgamando al lavoro "sul campo"
 quello di scrittore.

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