19/01/2012
C’è un secondo indicatore del cambiamento “due” all’interno del sistema familiare: ed è il termometro dei figli. Prima o poi questi intervengono con un’osservazione, una battuta, una segnalazione del tipo: «Che cosa è successo?», dette con simpatia e partecipazione, perfino con sollievo.
Attenzione, però! Anche qui la nostra moglie non cambia per far star meglio i figli (anche se questo sarebbe un desiderio legittimo!) ma cambia, come detto sopra, perché ha trovato una nuova via verso il suo rapporto coniugale. Va da sé che non bisogna interrogare i figli con domande del tipo «ditemi se sono cambiata», perché tali domande sarebbero perlomeno ingenue (quando non manipolatorie!); l’annotazione dei figli ha (non può non avere) carattere spontaneo e non indotto.
Del resto, se nessuno – salvo il/la diretto/ a interessato/a – osserva il cambiamento, è assai probabile che esso sia avvenuto solo nella testa di chi crede di cambiare!