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lug

Amori estivi

Tra giugno e settembre accadono sempre cose importanti per gli adolescenti. Il periodo di libertà dagli impegni scolastici ordinari, più o meno riempito da altre attività (strutturate e non), consente di sperimentarsi  e mettersi alla prova in nuove esperienze. Tra queste ci sono gli amori estivi, che riguardano soprattutto i più giovani, i 14-15enni. Cotte, infatuazioni, interessamenti più o meno graduali. Facilitati dalla libertà di movimento, anche serale, e dalle occasioni dei nuovi gruppi (viaggi, vacanze, oratorio…). Le ragazze confabulano tra loro, si rincorrono su msn e facebook, scambiandosi pareri e consigli su chi scegliere e come fare. C’è un codice non scritto che vale per il mondo femminile, per cui una ragazza può anche essere intraprendente in questo campo, ma deve fare in modo che l’iniziativa parta dal ragazzo; deve evitare avvicinamenti troppo improvvisi o sfrontati, agli occhi del gruppo; deve stare attenta a non ‘provarci’ in modo troppo evidente o con più ragazzi, per non dare l’impressione di essere troppo ‘facile’. Anche tra ragazzi vigono alcune regole, più finalizzate alla solidarietà maschile che all’immagine agli occhi del gruppo: ad esempio, non ci si deve mettere insieme alla ex del proprio amico, come per non mancargli di rispetto.  Oppure bisogna scendere in campo come maschi per difendere la ragazza di uno del gruppo dagli apprezzamenti di ‘esterni’. Nuovi amori, codici spesso vecchi. L’attrazione sessuale è (ovviamente) sempre presente. Molti ragazzi e ragazze la utilizzano senza conoscerla bene, soprattutto sul piano dei significati. In questo, ragazzi e genitori appaiono spesso uniti nella scarsa capacità di capire i desideri più profondi e nascosti che si muovono dietro questi gesti. Desiderio di tenerezza, di accoglienza senza ‘se’ e senza ‘ma’; bisogno di essere importanti e ‘speciali’ agli occhi di qualcuno, di dimorare stabilmente nei suoi pensieri in modo bello… Chi dice a questi ragazzi che prendersi per mano non è solo la ripetizione di un gesto visto da altri, ma può dire la voglia di condivisione, di aiuto reciproco, di fiducia nell’altro…? Chi dice a questi ragazzi che un bacio non è solo un brivido di piacere, un atto ‘formale’ che ratifica una relazione, ma è anche il tentativo di unire il proprio respiro vitale con quello di un’altra persona, presagio e premessa ancora vaga ad una unione di anime?

 

   

Pubblicato il 19 luglio 2010 - Commenti (1)

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Postato da Lilly70 il 27/07/2010 13:31

Mi hanno colpito molto le ultime quattro righe che trovo MERAVIGLIOSE... le faccio mie e sono certa che me le ricorderò anche tra qualche anno quando i miei figli sarnno adolescenti e (spero) ne parlerò con loro. Grazie.

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Autore del blog

Mio figlio l'adolescente

Fabrizio Fantoni

Fabrizio Fantoni, 55 anni, sposato, tre figli. Psicologo psicoterapeuta, esperto di adolescenti.

 

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