Violenza sulle donne: ora basta

Il 25 novembre è la giornata dedicata alla lotta contro la violenza. Oltre cento donne uccise in Italia per mano di uomini "amici". Si studia una legge ad hoc.

Legge quadro come vuole l'Europa: l'impegno delle ministre

25/11/2012
Una delle immagini della campagna delle Nazioni Unite contro la violenza sulle donne, tratta dal sito ufficiale della campagna. Foto Ansa.
Una delle immagini della campagna delle Nazioni Unite contro la violenza sulle donne, tratta dal sito ufficiale della campagna. Foto Ansa.

Prevenire, proteggere, perseguire. Sono le tre parole chiave indicate da Gabriella Battaini Dragoni, vice segreario generale del Consiglio d'Europa, per spiegare il senso della Convenzione europea che l'Italia si appresta a ratificare. Firmata da 24 Paesi e ratificata per il momento solo dalla Turchia (da qui il nome di Convenzione di Istanbul), la normativa prevede che «non ci sia solo la criminalizzazione della violenza contro le donne, ma che ci sia un approccio complesso che va dalle radici di quella violenza fino alla perseguibilità dei responsabili», spiega la Battaino.


Una volta ratificata da almeno 10 Stati di cui 8 dell'Unione, la Convenzione entrerà in vigore. Un attento monitoraggio verificherà l'applicazione delle singole norme.
L'Italia, con il ministro Elsa Fornero, che ha la delega alle pari opportunità, con il ministro della Giustizia Paola Severino e con Marta Dassù, sottosegretaria agli Esteri, ha manifestato il desiderio del Governo di ratificare la Convenzione prima della scadenza della legislatura. Una corsa contro il tempo che prevede il varo di una legge quadro sulla materia che riordini le singole normative già in vigore.

In particolare, sul fronte della prevenzione, bisognerà formare professionisti in grado di assistere le vittime, includere nei programmi scolastici di insegnamenti sull'eguaglianza di genere, elaborare progetti di sensibilizzazione dell'opinione pubblica.
Sul piano, invece, della protezione, vanno rafforzate le misure già esistenti (case famiglie, numeri di assistenza attivi 24 ore su 24) e vanno previsti appositi servizi di sostegno medico e psicologico, oltre che consulenza giuridica alle vittime e ai loro figli.

«Molto importante», spiega ancora Gabriella Battaini, «è poi la velocità delle risposte. Le donne che denunciano devono avere una risposta immediata di assistenza altrimenti si espongono ancora di più al rischio della violenza. Per questo l'ultima parte della Convenzione, quella che si occupa di perseguire gli autori, prevede sia che le vittime abbiano accesso a misure di protezione speciali durante tutte le fasi delle indagini e dei procedimenti giudiziari, sia la risposta immediata da parte delle forze dell'ordine, sia la debita punizione dei colpevoli».

La novità, ha spiegato la vicesegretaria generale del Consiglio d'Europa, è che per la prima volta si dice che la violenza sia psichica che fisica è una negazione dei diritti dell'uomo. Inoltre, «finalmente c'è un approccio coordinato e complesso su un fenomeno che è in aumento. E che comprende anche gli atti persecutori, il matrimonio forzato, la sterilizzazione e l'aborto forzati, le violenze psicologiche. Se l'Italia, così come hanno promesso le ministre, riuscirà a ratificare la Convenzione, potrà mettere ordine nella legislazione frammentata e darsi un'arma seria per prevenire e combattere la violenza domestica e quella contro le donne». 

Annachiara Valle

a cura di Elisa Chiari
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare

Ultimi dossier pubblicati

%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati