Un nuovo incidente complica le operazioni di contenimento del greggio

23/06/2010
Il disatro della Luoisiana, un mare di petrolio.
Il disatro della Luoisiana, un mare di petrolio.

Una nuova fuoriuscita di greggio sta devastando il Golfo del Messico, al largo delle coste della Louisiana, dove l'oceano è già invaso dal petrolio a causa dell'incidente alla piattaforma della British Petroleum. A causa del mal funzionamento di un robot sottomarino, il tappo sul pozzo della compagnia petrolifera inglese Bp è stato temporaneamente tolto: lo ha annunciato oggi a Washington Thad Allen, il responsabile per le operazioni di contenimento.

Nella conferenza stampa Allen ha parlato di incidente provocato da un robot, con una conseguente fuga di gas. Senza tappo, il flusso di petrolio che fuoriesce dal pozzo della Bp nel Golfo del Messico è ancora aumentato, e quindi l'emergenza ambientale diventa ancora più accentuata. Anche se parte del greggio continua a essere bruciato in superficie.

    Intanto, almeno due persone sono morte in due diversi incidenti legati alle operazioni di contenimento del greggio nel Golfo del Messico: lo ha annunciato sempre a Washington l'Ammiraglio Thad Allen. In realtà, hanno poi spiegato fonti della Guardia Costiera, le morti - quelle di due persone responsabili per le operazioni di disinquinamento - non sono direttamente legate alle operazioni di recupero del Golfo. Una delle due vittime sarebbe infatti il capitano di una barca, ucciso con un colpo di arma da fuoco.

Dossier a cura di Ida Molinari
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Postato da maria pia pastorino il 18/06/2010 22:47

Mi sembra che non si parli abbastanza di questo tremendo disastro ecologico,le TV si limitano a notizie striminzite senza commenti, cosi i quotidiani. Evidentemente finche'la cosa non ci tocca direttamente non siamo interessati o PEGGIO si ha paura di toccare gli interessi dei potenti.

Postato da Andrea Annibale il 17/06/2010 09:06

Cernobyl, Bopal, il disastro della BP, le morti sul lavoro stillicidio quotidiano. Il sistema capitalista produce dei costi (gli economisti parlano di esternalità negative). Fin quando vanno sopportati questi costi? L'economia positivista mi sembra risponda finché i benefici superano i costi. E non c'è dubbio che il sistema capitalista, che infine si è affermato anche nell'ex U.R.S.S. prima come capitalismo di Stato e ora come libero mercato, produca enormi benefici. Ma dal punto di vista cristiano-sociale, forse la risposta delle scienze positiviste non soddisfa. La vita va difesa OLTRE OGNI RAGIONEVOLE POSSIBILITA' e non solo in base a un mero calcolo costi/benefici. Il discorso vale anche per l'aborto e per quelle esternalità negative della comunità sacerdotale che sono i casi di pedofilia, perché non vi è dubbio, come diceva anche Messori, che i benefici che i sacerdoti recano sono infinitamente maggiori dei danni di pochi peccatori pedofili. La risposta positivista dunque non soddisfa i cristiani perché appare cinica e ipocrita. Dobbiamo introiettare un concetto morale e non solo statistico dei cosiddetti "costi" del capitalismo perché il mondo sia cristianamente migliore e fare di tutto perché certe tragedie non si ripetano. Questo senza diventare dei pauperisti anarcoidi e utopisti perché il capitalismo - lungi dall'essere perfetto - è il meno peggio che oggi possiamo avere, secondo me. Ciao. Pace e bene. Andrea

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