Tre fasi d'attacco già pianificate, almeno cinque aviazioni militari direttamente coinvolte

20/03/2011

Per il presidente francese Sarkozy, che ha di fatto  dato il via libera ai raid, a questo punto soltanto il Colonnello Gheddafi «può evitare il peggio se rispetterà la Risoluzione dell'Onu». La macchina militare, tuttavia, si è messa in moto e poco prima delle 18 di sabato 19 marzo è scattato il primo attacco aereo francese, condotto complessivamente da una ventina di jet: sono stati colpiti numerosi carri armati  in particolare, secondo il sito Internet in inglese di Al Jazeera (http://english.aljazeera.net/), nella zona Nord-Ovest di Bengasi. Ed è iniziata a tutti gli effetti la "no fly zone" approvata dalle Nazioni Unite.

Tre fasi d'attacco, intanto, sono già state pianificate nei dettagli, con almeno cinque aviazioni militari direttamente coinvolte più altre pronte a partire. Sui siti specializzati in notizie militari e d'intelligence (l'israeliano Debka e l'inglese Jane's defence in primo luogo) si moltiplicano notizie e indiscrezioni relative alle operazioni che potrebbero essere attuate in queste ore basandosi sull'autorizzazione data dall'Onu - tramite la risoluzione 1973 del 17 marzo - a difendere la popolazione libica anche con le armi, sia pure a determinate condizioni.  Gli aerei francesi sono affiancati da velivoli inglesi, com'è noto. E' previsto altresì che possano essere anche appoggiati, nei loro ripetuti raid, da jet della Norvegia, del Qatar e del Canada.

Subito si tratta di colpire 31 obiettivi militari; in secondo luogo ci saranno due aeroporti nonché i palazzi di Gheddafi, considerati centri di comando e di controllo; in una terza fase, dovrebbero essere colpite postazioni dell’esercito libico. Si prevede un’intesa attività bellica nelle prime 24 ore a partire dall'ora X, poi i comandi alleati starebbero a vedere come replica Gheddafi. Gli Usa sono in massimo stato d’allerta. Sottomarini americani e navi inglesi hanno lanciato nelle prime ore 112 missili Tomahawk.


Per quanto riguarda l’Italia, la nostra Aeronautica s’è mobilitata facendo arrivare a Trapani i Tornado Ecr del 50° stormo di Piacenza specializzati nella guerra elettronica e i Tornado Eds cacciabombadieri del 6° stormo di Ghedi, più gli Eurofighetr del 4° stormo di Grosseto. Sono presenti inoltre i velivoli da ricognizione Awacs e numerosi Tanker, i velivoli per il rifornimento in volo.

                                                                                       Alberto Chiara

A cura di Pino Pignatta
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