21/09/2011
Un momento della Gmg di Madrid (foto di Severino Marcato/ Famiglia Cristiana).
Per me è stata la seconda Giornata mondiale della gioventù (avevo già preso parte a quella di Colonia, nel 2005). Devo dire che è una bella esperienza, faticosa ma bella perché una vacanza come questa è un’opportunità per crescere nella fede in modo da poterla testimoniare anche nei confronti di chi non ce l’ha, di chi ne ha poca o di chi l’ha perduta. Il tema di Madrid 2011 era chiaro: “Radicati e fondati in Cristo e saldi nella fede” il brano tratto dalla lettera di san Paolo ai Colossesi. Quella lettera parla delle preghiere e del vivere la fede anche quando ti trovi in catene.
Un momento della Gmg di Madrid (foto di Severino Marcato/ Famiglia Cristiana).
Dice il Salmo 91: “Ti darò la forza di un bufalo cosi che potrai
spezzare le catene”. Deposto l'odio, solo l'amore vince. Sono stati interessanti le
catechesi tenute da monsignor Betori e dai vari cardinali: Varela,
Bagnasco e Tettamanzi. Tutti hanno spiegato il significato più profondo e indicato il modo più giusto per vivere "a pieni polmoni" la Giornata mondiale
della gioventù. C'erano sempre molti sacerdoti disposti a confessare: la cosa mi ha colpito molto. Positivamente. Il momento
culminante è stato l’arrivo del Santo Padre, giovedì 18 agosto. Quanti giovani si sono stretti a lui col cuore pieno di gioia e per
ringraziarlo della sua presenza in mezzo a noi.
Un momento della Gmg di Madrid (foto di Severino Marcato/ Famiglia Cristiana).
Come non ricordare, infine, la
veglia a Cuatro Vientos, una base aerea di Madrid, che fu interrotta dalla
pioggia ma con l’aiuto di Dio, la forza d'animo di Benedetto XVI e la costanza dei due milioni di giovani tutto si è risolto al
meglio (come analogamente è accaduto durante la manifestazione anti-Gmg, martedì 16, dove qualcuno cercava l'incidente, accusando la Chiesa di aver fatto spendere troppo
per questo evento).
Il Vangelo della domenica
ha parlato chiaro: Pietro riconosce che Gesù è il Cristo, il figlio del
Dio vivente, e Gesù a sua volta gli dice: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò
la mia chiesa. Il Santo Padre ha detto a noi giovani: “Non abbiate
paura di testimoniare la fede nel mondo”. S'è sentita l'eco di un altro invito ("Non abbiate paura"), quello pronunciato il 22 ottobre 1978 da Giovanni Paolo II durante la sua prima omelia. Ora più che mai non c’è da spaventarsi di niente nel
testimoniare il valore della fede e della vita.
Marco Giraldi
A cura di Alberto Chiara