23/05/2013
La croce della Gmg arriva a Icarai Beach, a Niteroi, località vicina a Rio de Janeiro (Reuters)
È partito il conto alla rovescia per la Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro sul tema "Andate e fate discepoli tutti i popoli", in programma dal 23 al 28 luglio in Brasile. All’arrivo di papa Francesco mancano solo due mesi ormai e i preparativi per accoglierlo entrano nel vivo. A cominciare dalla preghiera. I simboli della Gmg, la Croce dei giovani e l’icona di Maria, stanno attraversando lo stato di San Paolo prima di giungere a luglio a Rio.
Il 23 aprile scorso i vescovi brasiliani impegnati nei lavori della 51.ma Assemblea Generale della Conferenza episcopale brasiliana di Aparecida hanno portato a spalla la Croce.
Come ha detto l’arcivescovo di Rio mons. Orani Joao Tempesta c’è grande attesa per l’arrivo del Santo Padre in quello che sarà il primo viaggio ufficiale del pontificato: «Sì, si sente questo in Brasile anche nei giovani brasiliani, che aspettano con gioia e molta speranza Papa Francesco e che cercano di accoglierlo nel loro cuore. Amano, infatti, il nuovo Papa e lo vogliono accogliere con la gioia dei giovani brasiliani».
Una presenza significativa sarà quella delle comunità cattoliche del Medio Oriente. I più numerosi, stando alle iscrizioni finora ricevute dovrebbero essere i giovani libanesi, ben 458, di cui solo 58 dalla diaspora, tutti gli altri arrivano direttamente dal Paese dei Cedri. Ad occuparsi in prima persona della loro partecipazione è il cardinale Bechara Boutros Rai, patriarca maronita che lo scorso 10 maggio era a Rio per fare visita al Comitato organizzatore della Gmg. Dalla Terra Santa partiranno in 115 giovani, 95 da Israele e 20 dalla Palestina (Betlemme e Ramallah), accompagnati da monsignor William Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme e vicario patriarcale per la Palestina, e da don Aziz Halaweh, cappellano della Gioventù studentesca (Jec). Il gruppo parteciperà anche alla settimana missionaria nella arcidiocesi di Niteroi, uno stato di Rio de Janeiro, nella quale sarà accolto grazie al sostegno della Luogotenenza dell’Ordine del Santo Sepolcro di Brasile. Gli iracheni iscritti sono al momento 170 giovani provenienti dalle province di Baghdad, Kirkuk e Dohuk. Per finanziarsi il viaggio hanno anche organizzato un mercatino fai-da te dove si trovano generi alimentari, vestiti e prodotti elettronici, sito presso la chiesa caldea di S. Giuseppe a Baghdad.
Ma com’è tradizione ormai nella storia delle Gmg fioriscono numerose iniziative da parte di chi non potrà andare in Brasile. Una particolarmente significativa riguarda la diocesi di Reggio Emilia dove nessun gruppo di giovani per la prima volta non parteciperà all’incontro mondiale per i costi non certo bassi del viaggio. In compenso, però, è stato organizzato un pellegrinaggio in concomitanza con l’evento di Rio da Scanzano fino alla Bassa e le zone colpite dal terremoto dello scorso anno.
«Ci metteremo in cammino per tutta la provincia, un percorso a piedi di 180 chilometri», ha spiegato il responsabile della Pastorale Giovanile e dell'oratorio, don Giordano Guccini. I ragazzi che hanno rinunciato ad andare a Rio hanno deciso di attivarsi per ricostruire ciò che è stato danneggiato dal sisma. Alcuni ragazzi hanno detto che non sembrava giusto partire in questo momento , ha fatto sapere don Goccini, e quindi hanno preferito restare a casa e dedicare un po’ di tempo per mettere a posto le chiese e le stutture danneggiate dal terremoto. Non a casa il pellegrinaggio giovanile toccherà le zone alle prese con la ricostruzione post terremoto.
Antonio Sanfrancesco