06/01/2011
Un monaco copto a Gerusalemme.
I Copti (da un termine egiziano antico, grecizzato in Aigyptos) sono i cristiani dell’Egitto. Secondo la tradizione fu san Marco, discepolo di san Pietro e autore del primo Vangelo in ordine storico, a evengelizzare l’Egitto intorno agli anni 60 d.C.
La Chiesa copta ha elaborato una liturgia e una organizzazione particolari, influenzate in parte dalla Chiesa di Bizanzio; questi infatti per sei secoli dominò l’Egitto, fino alla conquista islamica nel 640 d.C. Il centro della Chiesa copta fu Alessandria, città che ha conosciuto una grande scuola teologica con grandi figure come Clemente Alessandrino, Origene e sant’Atanasio.
Un tratto caratterisco della Chiesa copta è il monachesimo. Questo ha avuto in Egitto una delle sue prime manifestazioni e un grande sviluppo sia teorico che pratico. Si pensi a figure come san Paolo l’eremita, uno dei primi in assoluto a praticare la vita eremitica; il suo discepolo sant’Antonio il Grande, che cominiciò la vita cenobitica, cioè di comunità di monaci. Infine, fu san Pacomio a dare una struttura definitiva alla vita cenobitica. La vita monastica è sempre stata uno dei punti di sostegno fondamentali per la vita della Chiesa. Ancora adesso i monasteri sono molto frequentati dai fedeli, che vi trovano risorse spirituali per la loro vita.
La Chiesa copta ha avuto anche attività di evangelizzazione Europa, nella regione veneta, e in Africa fino all’Etiopia. E ha adottato anche una propria teologia: in polemica contro i nestoriani, che accentuavano l’umanità di Cristo, la Chiesa alessandrina sottolineò la divinità di Cristo, fino al punto che la natura umana veniva in qualche modo annientata, per questo furono chiamati monofisiti, che cioè affermano che Cristo ha una sola natura. Essi rifiutarono le formule del concilio di Calcedonia (451), si separarono dalle altre Chiese, diventando Chiesa indipendente guidata dal suo Papa, attualmente Shenuda III. Dopo il concilio Vaticano II, con i papi Paolo VI e Giovanni Paolo II, ci furono seri tentativi per arrivare a una formulazione della fede comune basata sui testi liturgici, in cui si afferma che Cristo è insieme vero Dio e vero uomo, lasciando perdere le terminologie filosofiche.
Dopo la conquista islamica il numero dei cristiani diminuì poco a poco fino all’attuale 10% della popolazione cioè, circa 8 milioni. Ma resta la più grande Chiesa del Medio Oriente. La convivenza fra le due comunità, copta e islamica, ha avuto vicende alterne fra periodi di pacifica convivenza e periodi di tensioni. Attualmente vi è un aumento della pressione dei gruppi estremisti islamici che creano seri problemi alla comunità copta.
Giuseppe Scattolin