11/08/2011
La Rotta dei Fenici in Sicilia.
La Rotta dei Fenici è un itinerario culturale riconosciuto dal Consiglio d'Europa (come la Via Francigena, Il Cammino di Santiago, etc..) che attraversa 18 Paesi e oltre 80 città di origine e cultura fenicio-punica.
I Fenici, marinai e mercanti geniali, diedero origine a una grande civiltà, per certi versi ancora poco nota, che si affermò attraverso l’espansione ad Occidente, generando intensi scambi di manufatti, uomini ed idee, e contribuendo nell’antichità alla creazione di una koinè culturale mediterranea.
Scopello, in Sicilia, meta di itineranei archeologici subacquei.
Tra i percorsi già disponibili ci sono sette percorsi di archeotrekking,
in cui la passeggiata a piedi non è solo sport, ma diventa arte,
cultura, riscoperta di luoghi e popoli antichi. È il caso del percorso
di Selinunte, con 9 chilometri di trekking tra le rovine dell´antica
città greco-fenicio-punica.
In Sicilia vengono organizzati anche itinerari archeologici subacquei
(Egadi, Pantelleria, Scopello ecc.), mentre nel Lazio si può esplorare
l´antica Pyrgi (porto franco tra Etruschi e Fenici), dove grazie al
Museo del Mare di Santa Severa è anche possibile toccare con mano le
tecniche del vero cantiere navale antico. Tra le attività proposte anche
l'archeosailing nel Mediterraneo (Sardegna, Sicilia e Tunisia) con le barche a vela targate "Rotta dei Fenici".
Un percorso di "archeotrekking".
Tornando sulla terraferma, è possibile ripercorrere i cammini di
Annibale tra Alpi e Trebbia, tra il Trasimeno e Canne. «Si tratta di un itinerario che si basa sul dialogo interculturale
mediterraneo, sarebbe riduttivo considerarlo come un viaggio alla
scoperta dei siti archeologici fenici, visto che non esistono, abbiamo
solo due siti in tutto il mondo», spiega Antonio Barone, direttore della
Rotta dei Fenici. «Sul lago Trasimeno, in Umbria, abbiamo un progetto pilota triennale per
valutare l'impatto turistico generato dall'inserimento nella Rotta dei
fenici. Abbiamo già un aumento del 40% dei turisti contro un calo del
15% nel comprensorio, anche se parliamo solo di memoria storica, non c'è
un solo oggetto che ci riporta alla battaglia di Annibale che lì si
svolse».
A Tuoro al Trasimeno, però, si può rivivere la battaglia del 217 a.C
grazie a un paesaggio perfettamente conservato, con i mediatori
culturali che raccontano nei dettagli atmosfere e luoghi della
battaglia. Il percorso, ricostruito da un equipe di storici si basa su
punti di osservazione e pannelli. Esiste un potenziale di 2 milioni di
persone che visitano in Italia siti archeologici e musei legati al
popolo misterioso dei fenici e iniziative di questo tipo sembrano in
grado di attrarle.
Per saperne di più: www.rottadeifenici.it
Gabriele Salari