12/04/2011
L'ingresso del Salone del mobile alla Fiera di Rho-Pero, Milano.
Il Salone del mobile di Milano compie cinquant’anni. È partito nel 1961 a Milano grazie a un gruppo di mobilieri illuminati. Così è nato il made in Italy, unione tra mondo dell’impresa e creatività dei maestri, siglata per promuovere il settore.
Il 1961 è segnato da eventi memorabili: John Fitzgerald Kennedy assume la carica di presidente degli Stati Uniti; il russo Juri Gagarin compie il giro della terra sulla navicella spaziale Vostok 1: è il primo uomo nello spazio; il governo della Repubblica democratica tedesca chiude il confine tra le due Berlino: comincia la costruzione del muro. Ma è anche l’anno in cui l’Italia celebra il centenario dell’unità ed è in pieno boom economico: il Pil raggiunge il + 8,6 per cento. Vi sono più di quattro milioni di telefoni, quasi sei milioni di radio, oltre due milioni e mezzo di televisori e tre milioni di automobili.
Per celebrare il cinquantenario della fondazione, Cosmit (ente organizzatore del Salone) e Federlegno-Arredo hanno voluto coinvolgere Milano con una serie di iniziative, note come il Fuorisalone: una formula vincente che molti all’estero tentano di replicare. Si parte con il Triennale Design Museum: la quarta edizione, dal titolo Le fabbriche dei sogni, è dedicata agli uomini che hanno contribuito alla nascita del sistema mobile italiano. E se in piazza San Fedele nasce un bosco virtuale animato da luci, alberi, nebbie ed effetti speciali (12 - 17 aprile), Villa Necchi Campiglio ospita la rassegna La mano del grafico (fino all'8 maggio), mentre Via Montenapoleone si trasforma in un museo a cielo aperto. Infine, la mostra Principia sulle case del futuro: sullo sfondo di piazza Duomo, un percorso costituito da otto ambienti progettati da Denis Santachiara reinterpreta le più innovative scoperte scientifiche (12 aprile - 1 maggio).
Questa grande festa arriva nel momento migliore per il Salone (dal 12 al 17 aprile, comprende le biennali Euroluce e Salone Ufficio), che, in controtendenza rispetto a molte altre fiere internazionali, ha registrato e registra continue crescite, passando dal 1961 a oggi da 12.000 a quasi 300.000 visitatori e da 328 a 2.720 espositori. "Il nostro successo", spiega Carlo Guglielmi, presidente del Cosmit e di Fontana Arte, "è cresciuto esponenzialmente in questo mezzo secolo perché la fiera è supportata da Federlegno-Arredo, un’organizzazione molto unita, compatta, con un’immagine forte e vincente su tutti i mercati internazionali. Il nostro obiettivo è di operare nell’interesse delle aziende associate alla federazione che il mese scorso ha subito la perdita del suo presidente, Rosario Messina, protagonista del made in Italy, uomo di grande generosità, onestà intellettuale, coerenza e passione per il lavoro. Inoltre, il merito va a coloro che hanno inventato il design e con i loro progetti hanno traghettato il nostro Paese nella modernità. Parliamo di Vico Magistretti, Vittorio Viganò, Roberto Menghi, Marco Zanuso, i fratelli Castiglioni, Ettore Sottsass".
Il design prima ancora di essere un prodotto è un fatto culturale, in cui affondano le radici del nostro modo di vivere. "All’inizio dell’anno abbiamo trasferito i Saloni a New York, organizzando una serie di eventi che abbinano la cultura al mondo industriale", prosegue il presidente Guglielmi. "Il nostro obiettivo futuro è di proseguire sulla stessa linea perché pensiamo che il grande valore aggiunto dei nostri prodotti sia rappresentato da questo collegamento". Il fatturato alla produzione nel 2010 ha il segno positivo rispetto al 2009. Anche se è solo + 1,8 per cento. "Un’indicazione di speranza confermata nei primi dati di quest’anno", continua Guglielmi. "Ma gli eventi straordinari dell’ultimo periodo hanno rallentato i consumi. Al Nord Africa si guardava come a un territorio in grande crescita".
Ginevra Petrolo