12/05/2011
Monsignor Enrico Solmi, vescovo di Parma.
«Quando si parla di famiglia, si tende
a farlo o durante le campagne elettorali o
in maniera stereotipata o trattandola come
un fatto passato: l’augurio è che un’iniziativa,
in sé significativa, come quella di Tobia, aiuti
ad affrontare l’argomento in maniera nuova,
collocandolo in un orizzonte diverso».
Monsignor Enrico Solmi, vescovo di Parma
dall’inizio del 2008, presidente della
Commissione episcopale per la famiglia
e la vita, esprime l’attesa della diocesi per
il passaggio del “tir dei libri”, con tutti gli
eventi che porta con sé.
La cultura cattolica,
in questo senso, ha grandi responsabilità:
«Il nostro impegno deve mirare a porre la
questione familiare al centro della riflessione
razionale e umana:
razionale, perché
la famiglia ha “buone
ragioni” per dialogare
con le scienze umane
e antropologiche;
umana, in quanto
luogo di crescita
della persona,
della sua realizzazione,
delle acquisizioni
che scaturiscono dal
rapporto fra genitori e
figli e nella catena delle generazioni».
La “discesa in piazza” di Tobia dischiude
un’ulteriore opportunità: «La famiglia non
è un problema né cattolico né confessionale,
ma umano, che riguarda il nostro futuro:
credenti e laici potranno incontrarsi
superando ogni preclusione e confrontandosi
sui temi della natalità, dei tempi della coppia
e dell’educazione dei figli».
Paolo Perazzolo