15/05/2010
Libri: di carta o elettronici? (Corbis).
E-book o non e-book, questo è il dilemma. Lettori di tutto il mondo, il momento tanto atteso, o temuto, è arrivato: il libro elettronico sta per arrivare. Dopo tanti annunci, promesse, precoci salti in avanti e marce indietro, ora si fa sul serio. Sembra ormai evidente che la possibilità di leggere su un supporto elettronico romanzi, saggi e qualsiasi altro testo (giornali compresi) è diventata reale.
A questo punto, all’utente – dovremo chiamare così, d’ora in poi, i lettori? – si impone l’amletica scelta: restare fedeli al caro vecchio libro di carta, continuare ad annusarlo (non è un modo di dire: molti bibliofili lo fanno davvero), tenerlo fra le mani, riporlo sul comodino, metterlo in valigia, infine fargli fare bella mostra di sé (e di noi) nella libreria in salotto, o aprirsi al nuovo? A ben vedere, gli argomenti che spingono tanti a giurare fedeltà eterna al cartaceo, sono di natura quasi esclusivamente romantica. Mentre è l’argomento economico, con tutta la brutale forza dei numeri, a far pendere la bilancia verso l’e-book…
Cosa significa? Presto detto: fate un giretto su Ibs, la più diffusa piattaforma di vendita on line di libri, Cd, Dvd. Da qualche giorno trovate anche l’icona e-book: cliccate e vedete. C’è ad esempio un Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll a 2,90 euro, I Malavoglia di Giovanni Verga allo stesso prezzo, Il processo di Franz Kafka pure… Soprattutto classici, ma vi pare poco? Non manca un Alberghi e ristoranti d’Italia del Touring a 9,90 euro. Ecco, trasferitivi, sempre su Ibs, nella sezione dei normali e vecchi ordini e fate un confronto: quest’ultima guida costa 22,00 euro…
Paolo Perazzolo