14/10/2012
«Voglio ringraziarvi perché tutte le mattine mi aprite una finestra
sul mondo». Adele, 62 anni, torinese, ha sintetizzato così la sua esperienza di spettatrice, assidua, del Social Media Week che si è chiusa a Torino: una manifestazione dedicata all'universo di Internet e dei social network che si è svolta in contemporanea in 14 città del mondo e ha registrato uno straordinario successo, con 30.000 partecipanti, dei quali 20.000 grazie alla diffusione via streaming di tutte le conferenze, collegati da ogni parte d’Italia e del mondo.
Il prossimo evento "globale" del Social Media Week si svolgerà a
Milano, dal 18 al 22 febbraio 2013. Intanto, vale la pena ragionare
sulle "provocazioni" emerse dall'edizione torinese, premiata davvero
dai principali indicatori dei social network, cioè Facebook
e
Twitter. Il numero di utenti individuali che
hanno consultato contenuti sulla pagina Facebook del Social Media Week
di Torino è stato di 680.903 persone. E la manifestazione è stata
costantemente nei primi posti dei Trending
Topics di Twitter, spesso
anche al primo posto, con un traffico globale di oltre 205.000 tweet con
l'hashtag #SMW12, e
più di 20.000 con l'hashtag #SMWTorino, con una punta martedì 25 settembre, giorno in cui il Social Media Week è stato tra i primi dieci
argomenti twittati al mondo.
«Torino è stata davvero sotto l’occhio del web globale per 5 giorni», dicono Vittorio
Bo e Salvatore Perri, i due organizzatori che
hanno portato l'evento in Piemonte. «La soddisfazione maggiore è aver fatto conoscere la
nostra città nella sua parte più viva e avanzata, fatta di innovazione, creatività,
impegno e disponibilità verso ambienti in continua evoluzione come quelli del digitale.
Abbiamo avuto oltre 10.000 partecipanti agli incontri, ma il dato più interessante è
l’incredibile numero di persone che si sono collegate in streaming da ogni angolo del pianeta; grazie alla tecnologia abbiamo raggiunto un totale di oltre 30.000 persone».
A Torino i sono incontrati e confrontati i maggiori esperti del web del
panorama italiano e non solo, con migliaia di visitatori nei luoghi che
hanno ospitato i dibattiti, i
laboratori, le conferenze, le presentazioni e le conversazioni, con 14
città coinvolte per 5 giorni, grazie alla condivisione, alla
possibilità di assistere agli incontri in streaming, live e on demand,
su
socialmediaweek.org/torino e su telecomitalia.com/smw12. È importante sottolineare come l'ultima Social Media Week non abbia coinvolto soltanto gli addetti ai lavori,
ma persone di tutte le età: la fascia di maggiore affluenza è stata quella tra i 25 e i 44
anni, ma anche i giovani, dai 13 ai 17 anni, sono intervenuti numerosi, il 7,8% delle
presenze; e gli over 65 non sono mancati, con un 2% di partecipazione. Così com’è
importante evidenziare che è intervenuto un pubblico eterogeneo, con il 40% di
presenze femminili.
Giornate che sono state immortalate dalle 1.500 foto degli Instagramers,
gli appassionati della "App" Instagram con la quale è possibile
modificare e condividere sui social network le immagini staccate con gli
smartphone. «Siamo soprattutto fieri di essere tra i primi al mondo
ad aver coinvolto
interattivamente il pubblico della Rete grazie agli "Hangouts on Air", una
funzione di Google Plus (il concorrente di Facebook creato da Google) che consente streaming pubblici facili e condivisibili ovunque sul web. E tutto questo all’interno dei Chill Out Digitali di Telecom Italia, uno dei primi esperimenti in questa
direzione, che verrà ricordato come una frontiera attraversata dall’avanguardia
digitale», ha spiegato Vittorio Bo.
Pino Pignatta