03/02/2012
Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro
(World Cancer Research Fund) ha analizzato tutti gli studi scientifici che hanno trovato una correlazione tra
alimentazione e tumori: epidemiologi e biologi dei centri di ricerca più
importanti del mondo hanno dimostrato come una giusta dieta può aiutare a
combattere il cancro. Da queste osservazioni è nato un decalogo che viene
continuamente aggiornato sul sito www.dietandcancerreport.org.
Ecco in sintesi le dieci regole da seguire:
Mai in sovrappeso. Non è una questione
estetica, ma di salute. Mantenersi snelli aiuta a essere più sani: non basta
mettersi sulla bilancia, però, ma è necessario conoscere il cosiddetto “indice
di massa corporea”, ovvero il rapporto tra il proprio peso in chilogrammi
diviso per l’altezza elevata al quadrato. L’Organizzazione mondiale della
sanità ha stilato una tabella di riferimento con gli intervalli corretti da
rispettare: se per esempio una persona alta 1,74 pesa 70 chili ha un indice di
massa corporea di 23,1: l’intervallo di riferimento va dai 18,5 ai 24,9, quindi
è in perfetta forma.
Mantenersi attivi. Non è necessario
andare in palestra o prepararsi alla maratona: è sufficiente una camminata
veloce per almeno mezz’ora al giorno. Solo se ci si sente in salute e con
l’approvazione del medico ci si può dedicare anche a qualche attività sportiva
più impegnativa, ma pur sempre adatta alla propria età e alla propria salute.
Il trucco sta nel cercare di muoversi nelle attività quotidiane: preferire le
scale all’ascensore, evitare di prendere l’auto per brevi tragitti, non passare
ore seduti in poltrona, ma uscire per una passeggiata. Soprattutto per chi vive
in città le cattive abitudini sono il nemico peggiore.
Evitare troppi zuccheri. Gran parte del
lavoro si fa a tavola: è importante limitare il consumo di alimenti
eccessivamente calorici, soprattutto quelli precotti e preconfezionati, eccessivamente
ricchi di zucchero e grassi. Non è la condanna del fast food, basta che resti
un’eccezione. Da eliminare completamente dalla dieta, invece, le bevande
gassate e zuccherate: forniscono troppe calorie senza saziare.
Più frutta e verdura. La dieta deve
privilegiare gli alimenti di origine vegetale, in particolare cereali, legumi e
molte verdure, oltre alla frutta. Sommando verdure e frutta sono raccomandate
almeno cinque porzioni al giorno (per circa 600g): fra le verdure però non
devono essere contate le patate.
Limitare il consumo di carni rosse. Le
carni rosse comprendono le carni ovine, suine e bovine, compreso il vitello:
meglio non superare però i 500 grammi alla settimana. Da evitare, invece, le
carni conservate, ovvero carni in scatola, salumi, prosciutti e wurstel.
Ridurre gli alcolici. Se un bicchiere di
vino è concesso (due per gli uomini) durante i pasti, il resto degli alcolici
sono un sovrappiù. O almeno si deve pareggiare nella quantità di alcol: quello
contenuto in un bicchiere di vino da 120 ml è circa pari a quella contenuta in
una lattina di birra e in un bicchierino di un distillato o di un liquore.
Poco sale. Limitare il consumo di sale
(non più di 5 g al giorno) e di cibi conservati sotto sale non aiuta solo la
pressione, ma anche a mantenersi in salute. Inoltre, vanno evitati i cibi
contaminati da muffe (in particolare cereali e legumi). Bisogna quindi
verificare il buono stato di conservazione dei cereali e dei legumi che si
acquistano, ed evitare di conservarli in ambienti caldi ed umidi.
Una dieta varia. L’importante è
assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso
il cibo: per questo è fondamentale la varietà della dieta. L’assunzione di
supplementi alimentari (vitamine o minerali) per la prevenzione del cancro è
invece sconsigliata: queste sostanze devono essere portate dal piatto, non dai
medicinali.
Per i neonati. Ormai tutti i medici sono
d’accordo: allattare al seno i neonati è importante, li protegge dalle malattie
e li rafforza. Quando è possibile, quindi, l’allattamento della mamma è sempre
da preferire per almeno sei mesi.
Prevenire dopo la cura. Nei limiti dei pochi studi
disponibili sulla prevenzione delle recidive, le raccomandazioni per la
prevenzione alimentare del cancro valgono anche per chi si è già ammalato.
Eleonora Della Ratta