19/10/2011
Negli
ultimi anni, nei Paesi occidentali la diffusione delle allergie è aumentata
considerevolmente. Si stima che un adulto su sei soffra di problemi
allergici. Uno dei fattori che maggiormente incide sull’incremento
dell’insorgenza di allergie è rappresentato dall’inquinamento, che potenzia l’effetto allergenico dei
pollini.
Ad esempio,
il particolato, sostanza prodotta dai
motori diesel, è un ottimo vettore per i pollini, riuscendo a trasportare le
molecole allergeniche a distanze notevoli dai luoghi nei quali vengono
liberate.
La probabilità di allergie non si riduce in autunno.
Anzi persiste. In questa stagione, infatti, la temperatura spesso ancora gradevole
e il tasso di umidità vicino al 60% comportano un aumento del rischio; se in
primavera il nemico sono i pollini e in estate aumenta il rischio di allergie
alimentari, a causa di alcuni frutti come le pesche e le albicocche, in autunno
c’è da fare i conti soprattutto con le allergie di tipo respiratorio. Un
allergene che si riattiva in questa fase è la parietaria officinalis (foto), pianta della famiglia delle Urticaceae e quindi parente stretta
dell’ortica, che si ritrova sui muri vecchi e che provoca asma e riniti in
molte persone, soprattutto nei periodi di febbraio-marzo, ma ancora da fine
giugno a settembre-ottobre. è un
polline particolarmente cattivo perché di ridotte dimensioni e pertanto dotato
di elevata capacità di penetrazione nelle vie aeree. Anche l’ambrosia
fiorisce in autunno,
e invade i bordi di strade e autostrade, diffondendosi grazie alla capacità dei suoi semi di agganciarsi agli
pneumatici delle automobili e spostarsi.
Altro pericolo è rappresentato dalle muffe,
responsabili
di problemi di congiuntivite e di
asma. Le loro spore, dalle dimensioni ridotte e
piuttosto simili ai pollini, si disperdono nell’aria e possono essere
facilmente inalate. Le muffe possono trovarsi su pareti e pavimenti umidi,
all’interno di condizionatori d’aria,
umidificatori e frigoriferi,
sul cibo
non conservato adeguatamente
e, inoltre, presso ambienti come le
cantine, le stalle, i vivai e le serre.
Stefania Marchisio