04/05/2012
Foto e copertin Getty).
Si chiama binge drinking ed è un’abitudine che va consolidandosi tra i giovani: bere anche quattro o cinque alcolici diversi, in poco tempo, fino a ubriacarsi. Un bere compulsivo, senza freni, che sta diventando pericolosamente di moda. L’ottava relazione al Parlamento su alcol e problemi correlati mette l’accento su questo cambio di costumi, che sta facendo dimenticare il buon vecchio bicchiere di vino rosso a pranzo o a cena per lasciare il passo a un consumo che risente di modelli nordeuropei: più superalcolici e bevande alcoliche di vario tipo assunti lontano dai cibi. Secondo i dati il binge drinking ha coinvolto, nel 2010, il 13,4 per cento degli uomini e il 3,5 delle donne. Preoccupa la fascia d’età, soprattutto tra le ragazze. Fra i 14 e i 17 anni, infatti, questo tipo di consumo sale al 14,6 per cento, per attestarsi tra i 18 e i 24 anni al 9,7 per cento. Tra i dati confortanti della ricerca c’è invece il calo della mortalità legata a patologie connesse all’uso di alcolici.
Il ministro della Salute Renato Balduzzi ha tutte le intenzioni di «consolidare i dati positivi che si sono ottenuti rafforzando in particolare gli interventi di prevenzione e sviluppando un adeguato monitoraggio soprattutto nei riguardi dei giovani ». Il ministro auspica un’alleanza con le agenzie educative, in particolare con la scuola e il mondo dello sport e insiste sulla necessità di lavorare in accordo con il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, e con il ministro Andrea Riccardi, che ha la delega per le politiche giovanili.
Annachiara Valle