21/03/2011
Il direttore di Avvenire Marco Tarquinio
Il mondo cattolico è praticamente tutto schierato per un'approvazione rapida di una legge che colmi un vuoto legislativo. E' di questi ultimi giorni l'appello firmato da 12 giornalisti e intellettuali, tutti volti noti e tutti impegnati a vario
titolo nel vasto mondo del cattolicesimo italiano: da don Antonio
Sciortino, direttore di Famiglia
Cristiana, a Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, Paolo Bustaffa del SIR, Francesco Zanotti
(direttore della Federazione dei
settimanali diocesani), Lorenzo
Ornaghi (rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore)
per finire con don Vinicio
Albanesi, fondatore
della Comunità di Capodarco. Si tratta dell'appello, pubblicato
per la prima volta sul quotidiano Avvenire lo scorso 12 marzo,
affinchè si giunga celermente a una legge sul cosiddetto "Testamento
biologico". Scopo della legge è che, come recita l'appello stesso, «il
Parlamento ponga per legge limiti e
vincoli precisi a quella giurisprudenza ‘creativa’ che sta introducendo
surrettiziamente nel nostro Paese arbitrarie derive eutanasiche».
Il riferimento è chiaro: la sentenza dei giudici della Corte
d'Appello del Tribunale
di Milano che hanno autorizzato, nel luglio 2008 l'interruzione del
trattamento di idratazione e alimentazione per Eluana Englaro.
Ma si sono pronunciati a favore della legge anche Mons. Elio Sgreccia, ex presidente del Pontificio consiglio per la vita, la comunità di Sant'Egidio e molti vescovi.
Dossier a cura di Stefano Stimamiglio