10/05/2013
(Espad-Italia®2012)
Preoccupanti i dati che emergono dalle rilevazioni dello studio Espad-Italia (European school survey on alcohol and other drugs), curato dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, sull’uso di sostanze psicotrope da parte degli studenti: in crescita l’uso di cannabis, eroina e stimolanti, soprattutto al Sud. Lo scorso anno, si stima che oltre 500mila studenti delle superiori (su una popolazione scolastica di 2 milioni e mezzo di ragazzi) abbiano consumato cannabis, poco più di 60mila cocaina e 30mila oppiacei. Sarebbero 60mila, inoltre, gli adolescenti che hanno assunto allucinogeni, altrettanti quelli che fanno uso di stimolanti.
La quindicesima edizione dell’indagine sulla popolazione studentesca del nostro Paese, svolta attraverso la somministrazione in forma anonima di un questionario, ha coinvolto 45mila studenti delle scuole medie superiori e ben 516 istituti scolastici di tutta Italia. Con allarmanti incrementi: «I dati parlano innanzitutto di un aumento del consumo di cannabis: nel 2012 dichiarano di averne fatto uso almeno una volta nella vita e negli ultimi dodici mesi rispettivamente il 28,1% e 22,1% del campione, contro il 27,5% e 21,5% rilevati nel 2011. Il dato nell’ultimo anno pone l’Italia cinque punti sopra il 17% di media europea, seppur lontanissima dal 42% della Repubblica Ceca e dal 39% della Francia», riferisce Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr, responsabile della ricerca. Precisando che i maschi «sono più coinvolti delle coetanee (27% contro 17%) e l’assunzione è avvenuta venti o più volte nell’ultimo anno per il 31% dei consumatori e il 16% delle consumatrici». L’età media del primo contatto? 15 anni.
Lieve balzo in avanti anche per quanto riguarda l’assunzione di stimolanti:
«3,8% nella vita e 2,6% nell’ultimo anno, contro 3,6% e 2,4% della
precedente rilevazione, con un picco (consumi ultimo anno) del 4% tra i
19enni. Anche in questo caso, come avviene in genere, i maschi sono più
attratti rispetto alle ragazze (3,6% contro 1,6%), in particolare da
amfetamine ed ecstasy», dice Molinaro. E l’eroina, in calo rispetto al
decennio precedente, registra invece una ripresa: «Dall’1,2% nel 2011
all’1,3% (2% tra i maschi, 0,6% tra le ragazze) e anche tra gli
assuntori frequenti (10 o più eventi nell’ultimo mese) si passa dallo
0,5% allo 0,6%». Invariati rispetto al 2011 i consumatori di cocaina,
«assunta nell’ultimo anno dal 2,7% degli intervistati, in maggioranza
ragazzi (3,8% contro 1,6%); si attesta sullo 0,7% la quota di chi la
assume regolarmente». Riguardo alle sostanze allucinogene (Lsd, ketamina
e funghi), il 2,5% degli interpellati li ha usati, ma tra i giovani di
19 anni la percentuale sale al 3,8.
Triste il primato «tutto italiano» sul consumo di alcol: allarmante il fenomeno del “binge drinking”
(almeno cinque bevute in un’unica occasione), «praticato dal 35,1%
degli studenti, tra i quali il 60% dei maschi e il 68% delle femmine
riferisce uno o due episodi al mese e più di un quinto da tre a cinque
volte». E dilaga il consumo delle bevande “energetiche”, assunte dal 41%
del campione: «Nonostante siano analcoliche, contengono sostanze
stimolanti che spesso si abbinano all’abuso di alcol. Gli utilizzatori
di queste bevande si ubriacano più del doppio rispetto a chi non le
beve: il 40,5% almeno una volta nell’anno (contro il 19%), il 54,3%
nell’ultimo mese (contro il 28%)», fa notare l’esperta.
Ancora, il 15,4% degli studenti interpellati dichiara di aver assunto
psicofarmaci senza prescrizione, mentre oltre il 52% dei ragazzi a cui
sono stati prescritti ha continuato ad assumerne senza controllo medico.
I più diffusi? Farmaci per dormire e per le diete.
Laura Badaracchi
Laura Badaracchi e Benedetta Verrini