L'immagine della giovane donna che esce dai servizi di un Mc Donald di Roma il 28 dicembre scorso dopo aver partorito e abbandonato il suo bambino è sconvolgente. Come niente fosse esce dal bagno lasciando immerso nell'acqua del water un bebè di quasi tre chili. Ma si può provare solo pietà per questa giovane, forse una prostituta, schiavizzata e costretta dai suoi sfruttatori a sbarazzarsi del bambino. La cronaca ci racconta che le due ragazze che lo hanno trovato e visto per prime non sono riuscite per l'orrore e lo shock a tirarlo subito in salvo. Hanno urlato ed è poi intervenuta una dipendente del fast food che lo ha preso in braccio, lo ha scaldato e ha chiamato l'ambulanza. In ospedale è stato chiamato Emanuele.
Non sappiamo nulla invece della persona che il 19 gennaio ha gettato una neonata in un cassonetto nel centro di Bologna in via Carbonara. Una barista e un garagista che lavorano lì vicino hanno sentito il vagito, Pensavano a un gattino, ma una volta aperto il cassonetto, in un sacchetto chiuso con una zip, c'era la bambina. Trasportata all'Ospedale Sant'Orsola, alla piccola è stato dato il nome Maria Grazia e sta bene. Presto verrà data in adozione. Come spesso capita molte le telefonate di persone che vogliono adottare la neonata. «Gesti di generosità» che fanno piacere - ha commentato la procura - «però le procedure sono fissate dalla legge e competono ai magistrati per i minori».
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“Cara Maria Grazia, sei stata buttata nei rifiuti sotto la mia finestra, vicino alla mia casa”. Comincia così la lettera che il cardinale Carlo Caffarra ha scritto alla piccola abbandonata giusto...
Simonetta Pagnotti
17/06/2013
14/06/2013
24/05/2013