Per combattere il pregiudizio sui Rom

Sono molte le famiglie rom che, in questi anni, hanno fatto il possibile per uscire dalla povertà e dall'esclusione. Alcune donne raccontano come hanno combattuto per i loro figli..

Una campagna contro la discriminazione

22/02/2013

«Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri e Responsabilità per le tue azioni». È su questi tre concetti che si muove la campagna di comunicazione “Tre Erre” presentata ieri a Milano, realizzata dalla Fondazione Romanì Italia e pensata per combattere il pregiudizio, per dare ai minori rom che vivono in Italia la possibilità di fare conquiste e scoperte, per stimolare l'integrazione e promuovere i loro diritti. In programma fino all'autunno del 2013, la campagna, su scala nazionale, si articola in tre fasi ricalcando nei contenuti le tre Erre e realizzando spot, video e manifesti a tema.

La Fondazione chiama e nel capoluogo Lombardo la Casa della Carità, impegnata da anni nei campi della città e nelle periferie, risponde promuovendo sul territorio, sui media e in rete la diffusione dei materiali di comunicazione e, grazie al contributo dei suoi educatori, organizzando dei laboratori nelle scuole. Secondo un rapporto di Casa della Carità del 2012, infatti, oltre il 47 per cento dei rom residenti in Italia dichiara di essere stato discriminato o trattato male a causa della sua appartenenza etnica. E poco è cambiato dal 2008 quando un sondaggio ha rivelato che solo un italiano su mille conosce realmente la situazione nella quale vivono i 170mila rom presenti nel nostro paese.

Eppure, a dispetto di questi pregiudizi, la realtà è molto cambiata. «Questa campagna – sottolinea don Virginio Colmegna presidente della Casa della Carità – è contro ogni discriminazione: dal pregiudizio e dalla discriminazione nei confronti dei rom si può partire per combattere e sconfiggere questi sentimenti nei confronti di ogni minoranza Sono molte le famiglie rom che, in questi anni, hanno fatto il possibile per uscire dalla povertà e dall'esclusione nelle quali erano costrette. Si tratta di veri percorsi virtuosi che hanno fatto di queste persone cittadini che possiedono una casa e un lavoro, vivono senza problemi con i loro vicini e colleghi e si preoccupano di assicurare ai loro figli un'istruzione e un futuro migliore. Queste storie meritano oggi di essere raccontate ed ecco la campagna Tre Erre. Perché solo attraverso la conoscenza si superano le barriere della diffidenza e ogni atteggiamento di chiusura».  

Ecco i link agli spot della Campagna Tre Erre https://www.youtube.com/channel/UC0-UBJXwaWohKmdVFMfbvpw?feature=watch  

Chiara Pelizzoni
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