Scuola superiore, l'ora della scelta

Entro il 20 febbraio i ragazzi di terza media dovranno scegliere quale scuola superiore frequentare. I consigli di un esperto e due progetti per orientarsi.

I consigli di Francesco Dell'Oro

25/01/2012
Il professor Francesco Dell'Oro
Il professor Francesco Dell'Oro

Francesco Dell’Oro è responsabile del Servizio orientamento scolastico del Comune di Milano. Con i suoi collaboratoriincontra più di 15 mila studenti all’anno,di seconda e terza media, oltre a insegnanti e genitori, anche in colloqui individuali. Oggi è molto soddisfatto. «Ho appena incontrato una ragazzina diterza media che ha deciso di iscriversi al liceo artistico. Ne parlava con assoluta convinzione, sentivo che era appassionata. Fossero tutti così…».
– E invece?
«Purtroppo, questi ragazzi sono costretti a scegliere in un momento delicato come quello dell’adolescenza. In genere, so di dire una cosa banale, le ragazze sono più consapevoli dei maschi».
– Come avvengono i vostri incontri di orientamento?
«Intanto, cerchiamo di dare agli studenti e alle loro famiglie una corretta informazione
sui vari indirizzi delle scuole superiori e sui diversi programmi. La cosa più importante,
però, è quella di mandare a tutti messaggi rassicuranti».
– I ragazzi non vivono bene questa scelta?
«Sono molto preoccupati e indecisi. Sono adolescenti, lo ripeto, spesso il linguaggio di noi adulti esercita su di loro una pressione indebita, li mette in sofferenza. Dobbiamo cercare di presentare il momento della scelta in modo positivo».
– Si spieghi meglio...
«Spesso si sentono dire: “Tu non puoi farequesto, tu non puoi fare quest’altro”, che tradotto significa: i più bravi al liceo, i meno bravi al tecnico e così via. Così si sentono stigmatizzati per quello che non possono fare. Dobbiamo invece valorizzare le loro potenzialità, in modo che diventino protagonisti della scelta. Dobbiamo rassicurarli, far capire loro che le difficoltà che hanno incontrato nel percorso scolastico possono essere superate o, perché no, trasformate in risorsa. Che esistono non una ma tante intelligenze: un’intelligenza logica, un’intelligenza pratica, un’intelligenza artistico musicale…».
– Quali sono i consigli che si sente di dare alle famiglie che devono sostenere i ragazzi inquesto momento di scelta?
«Sono fondamentalmente tre suggerimenti. In primo luogo: aiutiamo i ragazzi a scegliereuna scuola che non li mandi in sofferenza, ma che permetta loro di vivere con serenità,anche se con impegno, gli anni dell’adolescenza. Il secondo consiglio è quello di aiutarli a capire che cosa li interessa davvero, che cosa li appassiona».
– Ha parlato di tre suggerimenti. E l’ultimo?
«È probabilmente il più prosaico, ma in quarant’anni di esperienza ho constatato che è molto utile. Lo dico ai ragazzi, in ogni incontro. Se scegliete un certo tipo di scuola, dovete anche capire che impegno richiede. Ossia quante ore al giorno dovete stare seduti al tavolino sui libri. A volte io chiedo: “Perché avete scelto una scuola dove dovete affrontare il greco e il latino?”. I meno motivati scuotono la testa e dicono: “Ci tocca”. Di fatto hanno scelto mamma e zia».
– Il vostro servizio si occupa anche dei ragazzi delle superiori che hanno fatto una scelta sbagliata...
«È vero, sono le scuole a segnalare i giovaniin difficoltà e noi cerchiamo di riagganciarli. Nei casi più difficili andiamo a parlare con il preside e con il consiglio di classe».
– In questi casi consigliate di cambiare?
«Noi diciamo subito che non siamo un ufficio traslochi, non è questo il nostro compito. In certi casi è bene che il ragazzo cambi indirizzo e anche in fretta, ma molto spesso il suo disagio è frutto di un problema di relazioni, è esistenziale più che scolastico. Allora bisogna cercare di rimotivarlo».
– Lei sta sempre dalla parte dei ragazzi...
«A volte fanno arrabbiare, per alcuni di loro l’impegno scolastico è veleno. Ma è altrettanto vero che vediamo troppe anime ferite, per non dire devastate. Hanno bisogno di regolema, se non cerchiamo di rafforzare la loro autostima, il messaggio non passa».

Simonetta Pagnotti


Orsola Vetri
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