05/03/2013
Nonostante la crisi economica sono più di 1.500.000 gli italiani che, con tenacia e sacrifici, si mantengono solidali nei confronti di bambini, famiglie e comunità in situazione di povertà in tante parti del mondo.
Attraverso il sostegno a distanza destinano loro in modo continuativo un contributo che si aggira intorno a 300-350,00 euro annuali. Si tratta di una cifra che a livello nazionale corrisponde a 500 milioni di euro di donazioni private l’anno (una cifra enorme, se si tiene conto che il tetto delle donazioni al 5 per mille del 2012 è stato pari a 400 milioni di euro).
Si calcola che siano circa un migliaio, in Italia, le Organizzazioni formali e informali, in maggioranza di volontariato, laiche e cattoliche, che mettono in pratica la generosità e si prodigano contro le povertà, per combatterne le cause.
Secondo l’analisi statistica dell’Agenzia del Terzo Settore - che prima dell’infausta chiusura aveva creato un elenco Sad in cui si erano registrate 111 organizzazioni - le risorse vengono destinate a progetti:
42% in Africa
24% Asia
21% America Latina
Sud est asiatico
7%
2% medio Oriente
2% Est Europa
2% non dichiarato
E’ alta la concentrazione di progetti di sostegno a distanza in India, Brasile, Mozambico. Gli italiani scelgono di aiutare soprattutto bambini (68%), poi giovani (2,6%), infine altre forme (mamme e bambini, comunità, ecc).
Per mettere in rete le esperienze e aumentare la cultura del Sad in Italia, il Forum Sad ha creato la “card del sostenitore a distanza”, tessera già distribuita con successo a Roma e in altre città a tutti i sostenitori che hanno un Sad attivo da almeno tre anni. Non una semplice tessera-sconti, ma un elemento di condivisione tra benefattori e sponsor etici (hanno aderito negozi del commercio equo, musei, librerie, botteghe del biologico) per condividere scelte di consumo e di vita all’insegna della solidarietà.
Nel corso del Forum la “card del sostenitore” è stata distribuita anche a Napoli e, entro il 2013, e sarà data a 100mila donatori in tutta Italia.