22/05/2010
Die milito esulta dopo il secondo goal al Bayern.
Maradona che giocava troppo bene per dover capire anche di football ha faticato a convocare Milito nell’Argentina pe il Sudafrica. Chissà se adesso gli darà compiti assoluti, o se gli preferirà qualche suo famiglio. Grande campione, Milito? Se diciamo di sì dobbiamo anche spiegare perché il Genoa lo ha preso sul mercato dei manichini dismessi, lo ha usato in serie B, lo ha lasciato andare in Spagna, lo ha ripescato a Saragozza: e intanto sono passati cinque anni, nell’ultimo dei quali Milito è stato grande finalmente a tutto tondo, giocando appunto di nuovo nel Genoa, stavolta in A, e l’Inter lo ha preso con una certa sicurezza, anche se non con piena fiducia nell’affarone.
E adesso il Principe diventa il Re, ufficialmente, e pazienza per l’Argentina se resta la repubblica di Maradona. Il Principe, lo chiamano così: pochi in Italia sanno perché. Perché Milito assomiglia straordinariamente a Francescoli, calciatore uruguaiano famoso in Argentina e poi anche in Francia, così così in Italia nel Cagliari e nel Torino dei poveretti, di nuovo grande nel River Plate. Corteggiato invano dal passaporto argentino, Francescoli (che piaceva assai a Gianni Agnelli, lo aveva visto fare numeri a Parigi) era detto il Principe, perché sì, perché il suo gioco ed anche il suo “tipo” di calciatore avevano un che di principesco. Milito gli assomigliava di faccia, ora gli assomiglia anche di fama. E potrebbe essere l’uomo del titolo mondiale dell’Argentina. Intanto che non è giusto dire che senza Milito l’Inter non avrebbe vinto sul Bayern (e in campionato, e in Coppa Italia): senza Milito Mourinho avrebbe lanciato al gol Balotelli. E’ quasi ufficiale.
Ora una chicca fisiognomica: Milito ha uno straordinario sosia italiano, Flavio Bucci giovane, l’attore, il Ligabue televisivo. E se Dario Argento riuscisse a non fare sempre quella faccia, lui pure sarebbe sosia di Milito, anzi Milito, più giovane (ha 31 anni), sarebbe sosia suo.
Gian Paolo Ormezzano