15/06/2010
Danze tradizionali dell'etnia kirghiza.
Come molte altre Repubbliche dell'Asia Centrale, anche il Kirghizistan ospita un miscuglio etnico che ha sempre creato problemi. Già nel 1990, infatti, vi furono oltre 200 morti nelle zone insanguinate anche in queste settimane, e sempre per gli scontri tra kirghizi e uzbeki. I kirghizi formano infatti circa il 65% della popolazione totale (cinque milioni di abitanti), ma la folta minoranza uzbeka (13%) è quasi interamente raccolta nel Sud, vicino appunto al confine con l'Uzbekistan.
Per nulla trascurabile, poi, è la presenza dei russi, eredità dell'epoca sovietica e del "colonialismo" interno grande-russo che l'animava. I russi in Kirghizistan sono il 22% della popolazione e sono presenti soprattutto nelle grandi città e nei centri industriali, dove ancor oggi sfruttano la tradizionale preparazione tecnica, superiore a quella dei locali.
Per completare il catalogo delle tensioni reali e potenziali, bisogna ricordare che il Kirghizistan occupa una minuscola enclave nel territorio dell'Uzbekistan: il villaggio di Barak, con soli mille abitanti. L'Uzbekistan, a sua volta, controlla quattro enclave in Kirghizistan: Sokh (uzbeka, ma popolata di tagiki), Shohimardon (uzbeka, ma con il 10% della popolazione fatta di kirghizi), Chong Kara e Jangail. Sempre in Kirghizistan sono presenti anche due enclave che appartengono al Tagikistan: Vorukh (17 villaggi con 25 mila abitanti, quasi tutti tagiki) e Kaigarakh. Inutile sottolineare che di tempo in tempo queste bizzarre entità territoriali hanno dato origine a scontri e incidenti diplomatici.