12/07/2011
Un soldato americano di guardia al Consolato degli Stati Uniti a Napoli.
A differenza delle rilevazioni effettuate dalle autorità italiane, spiega il portale Terrascienza.it che ha reso noto il rapporto, sono stati raccolti campioni di acqua direttamente dai rubinetti della case.
In alcune abitazioni sono stati riscontrati contaminazioni da batteri coliformi fecali e totali, da nitrati e tetracloroetene (Pce), in altre concentrazioni di piombo e in maniera più diffusa di arsenico. Sotto accusa, attenzione, non sono gli acquedotti ma gli allacci abusivi che in alcuni Comuni collegano la maggior parte delle abitazioni all’acqua. In alcune case, secondo lo studio americano, arriva acqua di acquedotto mescolata a quella inquinata usata per l’irrigazione.
Secondo gli americani l’acqua di Napoli sarebbe addirittura pericolosa anche quando evapora perché rilascia composti organici volatili pericolosi.
Neanche l’ebollizione riduce i rischi perché i nitrati presenti con il calore aumentano le loro concentrazioni.
L'inquinamento del suolo napoletano (sono stati rinvenuti idrocarburi aromatici, diossina, furani, Pce ed arsenico) è risultato nella maggior parte delle aree a livello “accettabile”, anche se in alcune zone le concentrazioni d’arsenico hanno spinto gli americani a raccomandare ai loro militari, ma anche ai residenti, di limitare al minimo i contatti con il suolo e di lavarsi spesso le mani.
Maggiore preoccupazione invece per la presenza di gas che dal suolo possono entrare nelle case e mettere in pericolo la salute degli abitanti. La Marina ha già predisposto il trasloco dei militari residenti nelle aree a rischio.
Quanto all'aria, a parte preoccupanti livelli di aldeidi nei giorni in cui è stata bruciata la spazzatura, tutto a posto. L'aria di Napoli, tutto sommato, non è più inquinata di quella di Los Angeles o Washington!
Gabriele Salari