21/12/2011
La morte di Kim Jong-il “apre la porta a scenari inquietanti. Non era soltanto
il ‘Caro leader’ del Paese, il secondo al potere dopo la morte del fondatore Kim
Il-sung: era molto di più. Per gli esterni è difficile capire, ma i nordcoreani
hanno davanti a loro un bivio, forse l’unico nella storia del Paese. In ogni
caso, la Corea del Sud è pronta per qualunque eventualità”.
A parlare è una
fonte del ministero degli Interni di Seoul, che commenta per AsiaNews
la morte del dittatore di Pyongyang. Secondo la fonte “non si può
guardare le immagini che vengono dalla Corea del Nord (quelle di gente in
lacrime per le strade e negli uffici di Pyongyang, ndr.) e classificarle con
leggerezza come propaganda. Il dolore di quella gente è in un certo senso reale:
Kim Il-sung ha creato il regime, ma il figlio lo ha rafforzato e gli ha dato
l’arma atomica. Si tratta di un dato essenziale per capire la fierezza dei
nordcoreani, che non hanno visto nel defunto un pazzo guerrafondaio, ma l’unico
in grado di farli rispettare nel mondo”.
Ora gli scenari “sono
molteplici. Certo, per adesso sembra essere confermato al potere Kim Jong-un,
terzogenito ed erede designato. Ma vicino a lui ci sono lo zio Jang Song-taek,
da tempo numero 2 del regime e detentore del potere nel Partito, e sua moglie
Kim Kyong-hui, sorella più giovane del defunto: questi sono stati nominati due
anni fa ‘tutori’ di Jong-un, ma potrebbero cercare di eliminarlo dalla linea del
potere. Quello che è certo è che ora si apre la possibilità di rovesciare il
regime”.
Questa possibilità “deve venire dal popolo. Gli interventi
esterni non farebbero altro che esacerbare la rabbia che quella gente prova nei
confronti del mondo: noi dobbiamo e possiamo sostenere un movimento interno, ma
non si può pensare a un’opzione di tipo militare. Ora l’economia interna avrà un
contraccolpo durissimo, già si vede l’aumento dei prezzi delle derrate
alimentari: se non saranno loro a fare qualcosa, sarà duro intervenire”.
Attesa anche la posizione di Pechino, che per ora ha espresso le proprie
condoglianze al popolo nordcoreano. Ma Zhaoxu, portavoce del ministero cinese
degli Esteri, ha dichiarato la mattina di lunedì 19 dicembvre: “Esprimiamo il nostro dolore e le
nostre condoglianze per la popolazione nordcoreana”. Gli Stati Uniti – che
insieme a Seoul e Tokyo rappresentano l’altra potenza armata nella regione –
hanno invece dichiarato di “monitorare da vicino” la situazione, intenzionati a
“mantenere la stabilità” nella penisola coreana.
Joseph Yun Li-sun, Asianews