Alberi, la natura alla riscossa

La foresta riguadagna terreno, anche "grazie" al ritiro delle terre coltivate. In testa alla graduatoria del verde l'Emilia Romagna e l'Umbria.

In Italia 12 miliardi di alberi

22/04/2012
Il bosco di Marzaglia, in provincia di Modena (foto di copertina: Reuters; le altre foto: Ansa).
Il bosco di Marzaglia, in provincia di Modena (foto di copertina: Reuters; le altre foto: Ansa).

Circa 200 alberi per ogni italiano. Il patrimonio forestale italiano è aumentato di 1,7 milioni di ettari negli ultimi 20 anni, raggiungendo oltre 10 milioni e 400 mila ettari di superficie, con 12 miliardi di alberi che ricoprono un terzo dell’intero territorio nazionale. La ragione dell'aumento dei boschi va ricercata principalmente nell'abbandono dei terreni agricoli che vengono riconquistati dalla natura.  

E' questo il risultato dell'Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio, realizzato negli ultimi tre anni dal Corpo forestale dello Stato, con il coordinamento scientifico del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente.   Tra le regioni più verdi d'Italia troviamo l'Emilia Romagna, che vanta la media più alta per ettaro con 1.816 alberi, seguita dall'Umbria con 1.815 e dalle Marche con 1.779, mentre le meno popolate di alberi per ettaro sono la Valle d'Aosta con 708 e la Sicilia con 760.  

A questi importanti dati - raccolti capillarmente grazie a squadre di Forestali su tutto il territorio nazionale, una per provincia - si affiancano oggi i risultati dell’indagine sulla quantità di carbonio contenuto nei suoli forestali italiani. Questa attività, unica in Europa su così vasta scala, mette in evidenza il ruolo fondamentale che il suolo forestale svolge nello “stoccaggio” di carbonio organico, addirittura superiore a quello degli alberi.  

La quantità di carbonio trattenuta nei tessuti, nei residui vegetali e nei suoli delle foreste, infatti, è pari a circa 1,2 miliardi di tonnellate di carbonio, corrispondenti a 4 miliardi di tonnellate di CO2. Il 58 % di tutto il carbonio forestale è contenuto nel suolo, mentre quello accumulato nella vegetazione arborea e arbustiva è il 38 %. Il restante 4 % è presente nelle foglie secche, nei residui vegetali e nel legno morto. In particolare, il carbonio contenuto nel suolo è di oltre 700 milioni di tonnellate.

Il suolo dei boschi, quindi, è importante non solo per la loro funzione di difesa idrogeologica, di conservazione e tutela della biodiversità e di base per la produzione di legname, ma anche per la mitigazione dei cambiamenti climatici in atto. “Il suolo italiano è uno dei più ricchi di biodiversità e vi si trovano una gran quantità di batteri, molti ancora sconosciuti, che possono risultare utili per sviluppare prodotti farmaceutici e la cosiddetta chimica verde” ha detto Giuseppe Alonzo, presidente del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura.  

I dati sono stati presentati oggi a Roma, in un convegno svoltosi alla Coldiretti, alla presenza del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania e di quello dell'Ambiente Corrado Clini. “Purtroppo in Italia tendiamo sempre a pensare al breve termine, mentre l'investimento che facciamo con i boschi è importante perché è rivolto alle generazioni future” ha commentato Sergio Marini, presidente di Coldiretti.

 

Gabriele Salari
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati