02/04/2013
E’ bene non illudersi: sul fronte della disoccupazione una rondine non fa primavera. L’Italia continua a non essere un Paese per giovani. La disoccupazione complessiva a febbraio registra un lieve calo, scendendo dall’11,7 all’11,6 per cento da gennaio a febbraio. Ma continua a fare impressione il dato sui giovani senza lavoro tra i 15 e i 24 anni: 37,8 per cento, anch’essi in calo rispetto a gennaio (quando si era toccato il massimo storico del 38,6 per cento), però in aumento di 3,9 punti su base annua.
Significa che nel nostro Paese ci sono 647 mila giovani sotto i 24 anni in cerca di lavoro. Il numero di disoccupati a febbraio é pari a 2 milioni 971 mila, in diminuzione dello 0,9 per cento rispetto a gennaio, ovvero di 28 mila unità, mentre risulta ancora in aumento su base annua, registrando una crescita del 15,6 per cento, corrispondente a 401 mila persone in cerca di lavoro. Lo rileva l’Istat. A febbraio 2013 gli occupati sono 22 milioni 739 mila, in aumento dello 0,2 per cento rispetto a gennaio, ovvero di 48 mila unità. Un dato incoraggiante: la crescita riguarda quasi esclusivamente componente femminile. Per Confocommercio il disagio sociale resta elevato. Inoltre i dati non possono essere considerati come una stabile inversione di tendenza. Almeno finché continuerà a scendere il settore manifatturiero, come rileva l’indice Pmi in Italia.