13/05/2010
Un disegno in mostra a Novi Ligure
La biblioteca del ciclismo è grandissima, perché c’è epica nella fatica, perché in un ciclista che va via a zig zag, per sfinimento, c’è un misto confuso di dramma e poesia. E infatti nella carovana del Giro hanno abitato, da sempre, scrittori di pregio, perfino poeti: Dino Buzzati, Vasco Pratolini, Anna Maria Ortese, Achille Campanile..., cronisti più o meno per caso al seguito della corsa, per niente sdegnosi del sudore, anzi.
Alfonso Gatto nutriva per la bicicletta di cui scriveva da cronista del Giro un amore non ricambiato che sintetizzò così: «In bicicletta ci vanno tutti, le donne e i bambini, i preti e i soldati, io soltanto no». Nemmeno il grande Fausto Coppi era riuscito a insegnargli, pur avendoci provato di persona: «Ma di una cosa sono certo: che se io sapessiandare in bicicletta sarei un campione. È ridicolo che ci si serva di quella macchina da angeli per camminare come fanno tutti. Cadrò, cadrò sempre fino all’ultimo giorno della mia vita, ma sognando di volare».
Anche per questo abbiamo pensato che non sarebbe male onorare il Giro, la bicicletta e Fausto Coppi leggendoli. Avvertenza: il criterio con cui abbiamo scelto, è assolutamente soggettivo e variabile, per niente esaustivo: libri recenti, vecchiotti, più o meno trovabili, senza un ordine logico né di graduatoria, semplicemente perché ci piacciono (anche per come sono scritti).
Coppi e il Diavolo, di Gianni Brera: un romanzo sul campionissimo, quello riuscito meglio a Gioanbrerafucarlo, che si sognava romanziere, ma era un inguaribile, inimitabile cronista che qui ha fuso come meglio non avrebbe potuto le sue due anime. (Per lettori epici).
I riciclisti di Andrea Satta, la storia contemporanea di un papà e di un bambino che vanno insieme a vedere i corridori passare e ci vedono tante cose dentro. (Per lettori che hanno ancora voglia di aspettare la corsa in strada).
L’angelo di Coppi, di Ugo Riccarelli, dove Coppi è un pretesto, lo sport pure soltanto uno spunto, per un libriccino piccolo di racconti che sono vera, verissima letteratura. (Per lettori raffinati).
Italia provincia del Giro di Gian Luca Favetto, un viaggio al seguito del Giro: più luoghi che corse. (Per (ciclo)turisti non per caso).
Quel che resta di Coppi di Andrea Maietti, dove il campione è solo una strada maestra per raccontare una civiltà contadina e una stagione della vita che se ne sono andate con lui. (Per lettori nostalgici).
Fausto, parole, musica, arte e amori, a cura di Gian Paolo Ormezzano. E’ il catalogo della mostra di Novi Ligure. (Per lettori che sanno riconoscere l’arte nella fatica e viceversa).
a cura di Elisa Chiari e Gian Paolo Ormezzano