La Campania che ce la fa

Ecco i vincitori del Premio Ambientalista dell'anno

Anche il vescovo che difende l’Amazzonia

28/12/2010

Anche quest'anno, il 6 dicembre, nel Parlamento svedese, sono stati assegnati i Nobel “alternativi”, che dal 1980 premiano coloro che si battono per una società migliore. Uno dei quattro Right Livelihood Award ( questo il nome del riconoscimento) è andato a Dom Erwin Krautler, vescovo di Xingu, austriaco di nascita, che si adopera a favore dell’Amazzonia e degli indigeni e che ha avuto un ruolo importante nelle proteste contro la diga di Belo Monte sul fiume Xingu. Prima di lui un altro celebre prelato brasiliano ricevette questo premio, Dom Hélder Câmara, il “vescovo delle favelas”.

 

Dom Erwin Kräutler, appartenente alla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, dal 2006 vive sotto scorta a causa delle numerose minacce di morte ricevute da latifondisti e sfruttatori dell'Amazzonia. Denuncia, infatti, la difficile situazione in cui vivono gli indigeni Guaranì e in generale le popolazioni indie dell’Amazzonia. “Confinati in aree troppo piccole in cui i giovani non vedono prospettive per il futuro e in cui si registrano allarmanti tassi di suicidio – sostiene il vescovo - il governo attuale sta ignorando questo crudele genocidio, in atto proprio sotto i suoi occhi”.

A suo avviso, il progetto della gigantesca diga di Belo Monte (che dovrebbe diventare la terza al mondo) non ha mai preso in considerazione i diritti e le preoccupazioni legittime della popolazione dello Xingu. “I popoli indigeni sanno molto bene che non sopravvivranno se l’Amazzonia continuerà ad essere oltraggiata e rasa al suolo”.

 

Il Vescovo, chiudendo il suo discorso alla consegna del premio, ha detto: “La violenza nelle zone rurali è legata alla concentrazione della proprietà della terra nelle mani di pochi e alla vergognosa impunità riservata ai criminali. Loro uccidono e non succede mai nulla!”. Soddisfazione è stata espressa dalla Conferenza episcopale brasiliana e da Survival International, organizzazione internazionale per i popoli tribali.

“Il Vescovo Kräutler mette quotidianamente a repentaglio la sua vita parlando a favore degli Indios del Brasile - ha dichiarato Stephen Corry, direttore generale di Survival International - loro hanno bisogno di amici come lui esattamente come le chiese necessitano di altri testimoni che portino avanti la difesa degli oppressi. L’assegnazione del premio è lo straordinario riconoscimento di un grande eroe mai celebrato”.

 

Il nigeriano Nnimmo Bassey, presidente di Friends of the Earth International e direttore di Environmental Rights Action in Nigeria, ha visto riconosciuto “il suo impegno contro le pratiche adottate dalle multinazionali del petrolio nel suo Paese e per rafforzare il movimento ambientalista”. “Mentre quasi il 60% delle riserve mondiali di petrolio sono già esaurite e il mondo cerca energia a basso costo, qualcuno deve pagare per questo. E chi paga il prezzo più alto sono le comunità all'interno delle quali viene trovato il petrolio” ha detto Bassey, ricevendo il premio. “Per invertire questa tendenza distruttiva e ingiusta, insieme a  Vandana Shiva e altri ho presentato un ricorso alla Corte Costituzionale dell'Ecuador contro la BP per i suoi crimini contro la natura”.

 

Gli altri due premi sono andati al nepalese Shrikrishna Upadhyay, impegnato nella lotta contro la povertà insieme all’organizzazione Sappros (Support Activities for Poor Producers) e all’associazione israeliana di medici “Physicians for Human Rights” che opera a favore del diritto alla salute sia degli israeliani sia dei palestinesi. Il premio Right Livelihood Award è assegnato dalla fondazione omonima e nasce da un idea del filantropo Jakob von Uexkull. 

Gabriele Salari
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