06/12/2011
Kinshasa, capitale della RD Congo: un blindato della missione di pace dell'Onu pattuglia le strade deserte (Foto Ansa),
«Kinshasa questa mattina appare surreale. Strade vuote, negozi chiusi, pochissimo traffico. In molti hanno deciso di aspettare i risultati in casa, e di non uscire per timore di disordini. La tensione è alta».
La testimonianza è stata raccolta nella capitale della Repubblica Democratica del Congo dall’agenzia di stampa missionaria Misna. In queste ore si attende l’esito definitivo del voto per le elezioni presidenziali del grande Paese africano, per le quali si è votato il 28 e 29 novembre scorso.
Sono stati diffusi dalla Commissione elettorale indipendente (Ceni) dei risultati parziali, riguardanti il 68% dei seggi: Joseph Kabila, 40 anni, il presidente uscente che aveva vinto le elezioni del 2006 (le prime del dopo-Mobutu) sarebbe in testa col 46,4% dei consensi, contro il 36,2% del principale oppositore, Etienne Tshisekedi, 78 anni, leader dell’Udps, Unione per la democrazia e il progresso sociale.
Il Paese aspetta l’annuncio dei dati definitivi col fiato sospeso. Si moltiplicano gli appelli alla calma da parte delle istituzioni, ma intanto le strade sono pattugliate da militari e agenti di polizia. Mentre lo spoglio continua e la tensione cresce, i leader dei principali partiti d’opposizione – compreso lo stesso Tshisekedi, hanno firmato una dichiarazione congiunta nella quale denunciano irregolarità e dicono che la Commissione elettorale sta «preparando psicologicamente la popolazione alla frode». «Di conseguenza», conclude il comunicato, «respingiamo questi risultati parziali e li consideraiamo nulli e vuoti».
Luciano Scalettari
a cura di Luciano Scalettari