15/05/2011
Una protesta contro l'eutanasia nell'Oregon (Usa).
Mentre l’Italia si appresta a discutere la legge sul “fine vita” e la Svizzera vota per limitare il diritto all’eutanasia, l’Europa e il mondo offrono un quadro molto variegato sul modo di affrontare questo problema.
Francia: all’inizio del 2011 il Senato ha bocciato (170 “no” su 312 voti possibili) un testo di legge che contemplava “l’assistenza medicalizzata alla morte” per i malati terminali e le persone affette da gravi disabilità.
Germania: nel 2009 è stata approvata 2009 una legge sul testamento biologico. Approvata la legge, è stato modificato anche il Codice civile: ora una persona può rifiutare determinate terapie anche se da esse dipende la sopravvivenza del diretto interessato.
Gran Bretagna:nel 2009, la Procura generale del Regno Unito ha emesso una serie di linee guida che, di fatto, autorizzano l’eutanasia passiva. Secondo tali Linee guida, aiutare qualcuno a morire è reato solo se chi lo fa trae beneficio dalla morte dell’altro.
Spagna: come in Italia, e dopo alcuni casi clamorosi, è in discussione una legge sul fine vita.
Svezia: nel 2007 il Consiglio nazionale della Sanità si è pronunciato a favore del diritto del paziente a rifiutare determinati trattamenti, purché il paziente stesso sia adeguatamente informato delle conseguenze del suo rifiuto.
Usa: solo due Stati, Oregon e Stato di Washington, si sono dotati di leggi L’Oregon e lo Stato di Washington sono dotati di leggi che contemplano l’eutanasia e il suicidio assistito.
a cura di Giulia Cerqueti