30/07/2011
Tre giorni vissuti col sogno di cavalcare l’onda giusta, quella che i surfisti testardi sono capaci di attendere per intere giornate, settimane, mesi. Accade nei film, davanti alle spiagge australiane e sulle coste del Pacifico.
Ma anche a Santa Marinella, in provincia di Roma dove, da ieri e fino a domani, si raduna il popolo del surf, pronto a replicare il successo dello scorso anno, quando alle pendici del castello di Santa Severa s’affacciarono oltre 20 mila fan. L’appuntamento è Italia Surf Expo, l’idea è quella di creare nel nostro Paese il più grande raduno degli watersports.
Un’iniziativa nata nel 1999 capace di strabiliare anche il più scettico degli anti-surfisti e che quest’anno – prima volta in Italia – presenta la novità del bag-jump, una sorta di airbag gigante utile per voli adrenalici che “accompagneranno” gli atleti fino a 10 metri d’altezza. A Santa Marinella ci sarà spazio per surf e windsurf, grinch, indoboard e sup (stand up paddle), ultima tendenza sportiva della specie. E verrà proposto sport-sicuro anche per gli aspiranti surfisti: grazie al surf simulator, una sorta di toro meccanico, i bambini potranno cominciare a capire i movimenti utili per capire la disciplina sportiva grazie al divertimento.
Bisogna essere bravi a restare in piedi e per farlo servono applicazione, allenamento e tenacia. Lo assicura pure uno dei grandi del surf, Sunny Garcia, campione del mondo nel 2000 e 6 volte vincitore del Vans Triple Crown, l’appuntamento che riunisce i migliori talenti della specialità, uno che ha cominciato a surfare quando aveva sette anni e che, come confessa egli stesso, non ha mai fatto altro nella vita. “Ieri era un gioco, oggi è un lavoro”, spiega. Poi aggiunge: “Ma è un lavoro che mi piace e mi diverte”. E che gli ha permesso di diventare il Paperone delle onde.
Massimiliano Morelli