Guerre e malattie "invisibili"

C'è un mondo "dimenticato" dalla Tv: è quello dei conflitti e delle sofferenze. La denuncia di Medici senza Frontiere. Ne parliamo anche in un video e in una fotogallery.

Le crisi più dimenticate dalla Tv

01/05/2010
Un bambino in attesa di essere visitato al 'Bost Hospital' in Lashkar Gah, Afghanistan  (foto di Mads Nissen /Berlingske).
Un bambino in attesa di essere visitato al 'Bost Hospital' in Lashkar Gah, Afghanistan (foto di Mads Nissen /Berlingske).

Un misero 6 per cento. Questa la percentuale di notizie dedicate dai sei telegiornali nazionali alle crisi dimenticate nel 2009. Il rapporto di Medici senza frontiere – giunto alla 11° edizione (e quest'anno per la prima volta pubblicato anche in un libro) – mostra dati alla mano che la situazione non è diversa da quella degli ultimi anni, non solo nella scarsissima visibilità data dai Tg alle crisi umanitarie e belliche, ma anche nella tendenza all'ulteriore riduzione di spazi: sostanziale parità con i dati dell'anno scorso (6 per cento anche nel 2008), tendenza al calo rispetto ai due anni precedenti (nel 2007 si era arrivati all'8 per cento e nel 2006 al 10 per cento).

    Il rapporto di Msf evidenzia anche un altro elemento preoccupante: si accentua sempre più la tendenza a occuparsi delle crisi quando in qualche modo vi sono implicazioni italiane oppure internazionali. In altre parole, se si parla molto di Afghanistan è perché c'è la missione militare italiana (e internazionale) dispiegata nel Paese, e la gran parte delle notizie non riguarda la crisi umanitaria o le sofferenze patite dalla popolazione afghana, ma le vicende delle missioni militari. Oppure, se improvvisamente si verifica un picco di notizie nei Tg sulla fame nei Paesi poveri è perché si svolge qualche importante vertice internazionale sul tema.

    La ricerca, condotta per conto di Msf dall'Osservatorio di Pavia, ha anche messo a confronto due notizie di cronaca giudiziaria che nel 2009 hanno avuto risalto nell'informazione televisiva italiana con alcune delle crisi umanitarie. Ecco il confronto: al delitto di Perugia sono state dedicate 536 notizie contro le 53 sullo Sri Lanka; un anno di crisi umanitaria in Pakistan ha “meritato” 225 servizi, contro i 585 che hanno visto protagonista la vicenda del delitto di Garlasco.

    Nell'indagine è riportato un'altra serie di raffronti che fa pensare: alle due stagioni di saldi (invernale ed estiva) i Tg hanno dedicato 122 notizie, all'emergenza in Repubblica democratica del Congo solo 7; nei tre mesi estivi si è parlato del caldo (magari con i toni drammatici dell'”emergenza-caldo) per 246 volte, e nemmeno una volta in tutto l'anno delle malattie tropicali dimenticate, per le quali sono a rischio più di 400 milioni di persone nel mondo.

    Infine, l'influenza suina. Totale notizie in Tv: 1.337. Invece, all'Hiv/Aids sono state dedicate 77 notizie in tutto il 2009, alla tubercolosi 13, alla malnutrizione 113, alla malaria 5. Eppure, nel Sud del mondo 6 milioni di persone hanno bisogno di farmaci retrovirali per combattere la sieropositività, la fame uccide da 3,5 a 5 milioni di bambini ogni anno (1 ogni 6 secondi), la Tbc e la malaria mietono anch'esse milioni di vittime.

Luciano Scalettari
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