02/09/2011
Un’iniziativa unica e che ha fatto da apripista in Italia: così si può definire il Master
Universitario Internazionale in Cooperazione allo Sviluppo, realizzato dall’Istituto Universitario di Studi
Superiori (IUSS) di Pavia, che il prossimo novembre apre la sua XV edizione. Più che positivo il bilancio:
3.200 domande di ammissione provenienti da studenti italiani e stranieri di ogni parte del mondo; 424 i
candidati che sono stati selezionati e sono diventati allievi; più di 90 istituzioni coinvolte nella didattica;
stage in più di 60 Paesi e un inserimento lavorativo pari all’85% entro sei mesi dalla data del diploma,
maggiore a questa quota successivamente. Nato nel 1997, si tratta della prima iniziativa di Master in
Cooperazione allo Sviluppo congiunta nata dalla collaborazione tra lo IUSS di Pavia, l’Università di Pavia
e tre organizzazioni non governative, il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP),
Cooperazione Internazionale (COOPI) e Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS).
La nuova edizione inizierà a novembre e la scandenza per la presentazione delle candidature è il 20
settembre 2011.
La nuova edizione del Master inizierà a novembre e la scandenza per la presentazione delle candidature è il 20 settembre 2011.
Il master è aperto a laureati italiani e stranieri, e prevede uno stage presso le sedi di Ong e organizzazioni internazionali o in progetti sul campo nei paesi del Sud del mondo. Accoglie ogni anno circa 30 studenti ed è tenuto completamente in inglese, è organizzato in due parti: una teorica residenziale a Pavia di sette mesi con lezioni di economia, scienze sociali, gestione e pianificazione dei progetti, e l’altra pratica con stage sul campo della durata di 3/6 mesi. L’intero programma dura 15 mesi, con più di 500 ore di lezione e 75 crediti riconosciuti secondo il Sistema “European Credit Transfer Accomulation” (ECTS).
Il master è aperto a laureati italiani e stranieri, e prevede uno stage presso le sedi di Ong e organizzazioni internazionali o in progetti sul campo nei paesi del Sud del mondo.
Grazie alla sinergia tra offerta formativa, mercato e mondo del lavoro, il master
garantisce un ottimo inserimento lavorativo che si attesta intorno al 98%. La maggior parte degli
studenti infatti trova lavoro entro 6 mesi dalla fine del corso. Complessivamente il 68 per cento dei
diplomati lavora presso ONG e Organismi Internazionali, mentre il restante 32% è distribuito tra Governi,
Enti Locali, Università, Istituti di Ricerca e imprese.
La caratteristica principale dei percorsi professionali intrapresi dopo il diploma è la mobilità sia
geografica che settoriale. Molti degli ex studenti infatti hanno avuto nell’arco della loro carriera
esperienze in diversi paesi e organizzazioni, realizzando collaborazioni con ONG, Organismi
Internazionali, Governi o Enti Locali, imprese, Università ed enti di ricerca.
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