19/11/2012
È la quarta isola del mondo per
dimensioni, la prima in una speciale classifica di biodiversità dato che ospita
il 5% delle specie animali e vegetali del mondo, l'80% delle quali sono
endemiche del territorio. I turisti, negli ultimi anni, hanno scoperto il
Madagascar, tre film di animazione in serie lo hanno portato sulla bocca di
tutti nascondendo, in qualche modo, le difficoltà di un Paese che seppure a
livello economico non sia tra i peggiori del continente africano è ancora alle
prese con una situazione politica instabile e fondata sul clima di paura
imposto dall'esercito, non riesce a portare avanti progetti sanitari adeguati,
conta ancora un tasso di mortalità infantile di 50 decessi ogni mille nati vivi
entro il primo anno di età. Insomma, lontano dai resort all inclusive e dalle
spiagge incontaminate situate in "zone franche", le emergenze sono la
normalità. .
E i più indifesi sono i primi a farne le spese. Donne, bambini ma anche persone disabili che da queste parti sono letteralmente abbandonati al loro destino, vittime già scritte di un sistema che, avendo altre priorità, non riesce a prendersi cura di loro. Per questo, l'inaugurazione della Maison de Charité adAntsofinondry è stata salutata con gratitudine nei confronti dell'associazione "Una voce per padre Pio" (quella che, per intendersi, da 14 anni ispira l'omonimo programma in oda su Rai 1) dalla comunità locale: una casa moderna e sobria destinata a ospitare in regime stabile di accoglienza e riabilitazionedisabili della regione con varie patologie e un dispensario aperto alla gente, con medico e farmacia. Lo scorso 20 ottobre, i sogni di volontari e cooperanti sono diventati realtà e per l'occasione è stata celebrata una messa alla presenza dell'arcivescovo di Antananarivo monsignor Odon Marie Arsène Razanakolona, come ci riporta don Flavio Peloso
Alberto Picci