07/03/2013
900 donne di sei slum di Mumbai hanno ripreso in mano le loro vite e questo è stato possibile grazie al progetto che Ibo Italia porta avanti in India anche grazie al contributo della Cei. Si chiama "Slum women empowerment project" e ha visto il coinvilgimento diretto in qualità di partner locale del Navjeet Community Health Centre. L'8 marzo è l'occasione più adatta a rendere omaggio ai percorsi di queste donne attraverso le testimonianze di chi ha potuto toccare con mano, perché coinvolto a diverso titolo nell'avventura, cosa succede nei sobborghi dimenticati di Mumbai.
L'ambizione del progetto è rendere le donne nuovamente protagoniste: e per farlo è stato necessario un delicato lavoro di recupero dell'autostima di ogni singolo individuo coinvolto. La strada intrapresa da Ibo è passata attraverso i gruppi di auto-aiuto Mahila Mandals e Self help groups. Proprio qui è stata generata l'energia che ha portato il progetto ad assumere connotazioni nuove, sperate ma per certi versi anche inattese.
Piccole iniziative imprenditoriale sostenute attraverso elastiche forme di microcredito, percorsi di prevenzione sanitaria per donne e bambini, seminari per incentivare le abitudini di risparmio, corsi di alfabetizzazione e formazione professionale: è questo quello che oggi si fa negli slum di Mumbai grazie a Ibo Italia nella convinzione che il rispetto dei diritti e l'uguaglianza tra i sessi passino inevitabilmente dalla restituzione della speranza a donne che l'hanno necessariamente persa.
Alberto Picci